In questa seconda edizione il volume riprende l'evoluzione storico-legislativa dell'apprendistato come contratto speciale a causa mista (lavoro contro retribuzione e formazione sul lavoro) dal codice civile del 1942 alla legislazione speciale del 1955/56. La diffusione del contratto di apprendistato era tuttavia rimasta marginale fuori dal settore elettivo dell'artigianato. La vicenda legislativa degli anni '90 che ha successivamente ricondotto l'apprendistato nell'alveo dei cd. contratti formativi, insieme al parallelo convergente del contratto di formazione e lavoro, implementando le finalità occupazionali, è analizzata nell'introduzione del volume. Nel volume sono approfondite le finalità formative e occupazionali che si sono affiancate nello scorso decennio nella legge Biagi e nelle successive modifiche e integrazioni. Il genus dell'apprendistato si è anche tripartito nelle sottospecie di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere istruzione e formazione, di apprendistato professionalizzante e di quello per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. Il testo unico (d.lgs. 14 settembre 2011 n. 167), che conferma tale tripartizione ed estende il campo di applicazione del contratto di apprendistato alla somministrazione di lavoro, al praticantato delle professioni ordinistiche e a generiche esperienze lavorative, è stato oggetto di commento integrale nel volume. Particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione della contrattazione collettiva diffusa nella tornata 2011-2012 a moltissimi settori produttivi. Il volume commenta la disciplina sull'apprendistato contenuta nella legge 'Fornero' sulla riforma del mercato del lavoro (l. 28 giugno 2012 n. 92) e le modifiche già apportate dal quasi contemporaneo decreto sullo sviluppo (d.l. 22 giugno 2012 n. 83, convertito con modificazione con la l. 7 agosto 2012, n. 134). Questi ultimi interventi legislativi accentuano decisamente le finalità occupazionali a scapito di quelle formative. La legge "Fornero" eleva, infatti, l'apprendistato a 'modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro' (art. 1, comma primo, lettera b )). L'area dell'apprendistato è stata di conseguenza estesa a una potenziale platea maggiore di utenti, con ampi benefici normativi e contributivi, senza tuttavia uscire dal quadro del generalizzato precariato per i giovani.
Il tirocinio (Artt. 2130-2134)
SALA CHIRI, Maurizio
2012-01-01
Abstract
In questa seconda edizione il volume riprende l'evoluzione storico-legislativa dell'apprendistato come contratto speciale a causa mista (lavoro contro retribuzione e formazione sul lavoro) dal codice civile del 1942 alla legislazione speciale del 1955/56. La diffusione del contratto di apprendistato era tuttavia rimasta marginale fuori dal settore elettivo dell'artigianato. La vicenda legislativa degli anni '90 che ha successivamente ricondotto l'apprendistato nell'alveo dei cd. contratti formativi, insieme al parallelo convergente del contratto di formazione e lavoro, implementando le finalità occupazionali, è analizzata nell'introduzione del volume. Nel volume sono approfondite le finalità formative e occupazionali che si sono affiancate nello scorso decennio nella legge Biagi e nelle successive modifiche e integrazioni. Il genus dell'apprendistato si è anche tripartito nelle sottospecie di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere istruzione e formazione, di apprendistato professionalizzante e di quello per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. Il testo unico (d.lgs. 14 settembre 2011 n. 167), che conferma tale tripartizione ed estende il campo di applicazione del contratto di apprendistato alla somministrazione di lavoro, al praticantato delle professioni ordinistiche e a generiche esperienze lavorative, è stato oggetto di commento integrale nel volume. Particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione della contrattazione collettiva diffusa nella tornata 2011-2012 a moltissimi settori produttivi. Il volume commenta la disciplina sull'apprendistato contenuta nella legge 'Fornero' sulla riforma del mercato del lavoro (l. 28 giugno 2012 n. 92) e le modifiche già apportate dal quasi contemporaneo decreto sullo sviluppo (d.l. 22 giugno 2012 n. 83, convertito con modificazione con la l. 7 agosto 2012, n. 134). Questi ultimi interventi legislativi accentuano decisamente le finalità occupazionali a scapito di quelle formative. La legge "Fornero" eleva, infatti, l'apprendistato a 'modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro' (art. 1, comma primo, lettera b )). L'area dell'apprendistato è stata di conseguenza estesa a una potenziale platea maggiore di utenti, con ampi benefici normativi e contributivi, senza tuttavia uscire dal quadro del generalizzato precariato per i giovani.File | Dimensione del file | Formato | |
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