La nostra è l’epoca della proliferazione delle immagini, spesso vacue, stereotipate e conformistiche, in grado di ridurci a spettatori passivi. In questo contesto, tuttavia, riescono a sopravvivere immagini dotate del potere di catturarci, implicarci, risvegliare la nostra attività critica, e persino rinnovarci. Sono quelle che il grande filosofo francese Georges Didi-Huberman considera “vere”, da lui rilette, nella sua vasta produzione critica, attingendo ad ambiti disciplinari diversi (storia dell’arte, psicoanalisi, antropologia, letteratura, filosofia). L’obiettivo di questo saggio è ripercorrere le linee principali del pensiero di Didi-Huberman, per orientarsi attraverso il quale sono utili tre termini guida: sintomo (punto critico che scompagina l’ordine a noi familiare), strappo (fondo irriducibile di orrore e inquietudine presente anche nelle forme all’apparenza ideali) e anacronismo (inteso come sopravvivenza nell’ora di un portato socioculturale incancellabile legato all’allora, al cammino evolutivo della Civiltà).
(2012). Sintomi, strappi, anacronismi: il potere delle immagini secondo Georges Didi-Huberman [book - libro]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/28120
Sintomi, strappi, anacronismi: il potere delle immagini secondo Georges Didi-Huberman
BARCELLA, Daniela
2012-01-01
Abstract
La nostra è l’epoca della proliferazione delle immagini, spesso vacue, stereotipate e conformistiche, in grado di ridurci a spettatori passivi. In questo contesto, tuttavia, riescono a sopravvivere immagini dotate del potere di catturarci, implicarci, risvegliare la nostra attività critica, e persino rinnovarci. Sono quelle che il grande filosofo francese Georges Didi-Huberman considera “vere”, da lui rilette, nella sua vasta produzione critica, attingendo ad ambiti disciplinari diversi (storia dell’arte, psicoanalisi, antropologia, letteratura, filosofia). L’obiettivo di questo saggio è ripercorrere le linee principali del pensiero di Didi-Huberman, per orientarsi attraverso il quale sono utili tre termini guida: sintomo (punto critico che scompagina l’ordine a noi familiare), strappo (fondo irriducibile di orrore e inquietudine presente anche nelle forme all’apparenza ideali) e anacronismo (inteso come sopravvivenza nell’ora di un portato socioculturale incancellabile legato all’allora, al cammino evolutivo della Civiltà).Pubblicazioni consigliate
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