Il libro si pone l'obiettivo di contribuire a colmare la lacuna dottrinale collegata alla scarsa diffusione dello strumento della separazione patrimoniale nel contesto italiano e ciò in una logica non solo giuridica, ma anche economica. La prima parte del testo affronta il tema della cartolarizzazione. E' infatti con tale istituto che il legislatore ha introdotto con la legge 30 aprile 1999, n. 130 a pieno titolo la separazione patrimoniale nel diritto italiano. La seconda parte affronta il tema dei patrimoni destinati, introdotto dalla riforma del diritto societario (D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6). Pur in presenza ancora di alcune perplessità applicative (e i contributi presentati ne danno puntualmente atto), la riforma consente ora agli operatori di disporre di un nuovo strumento, utile per particolari casi. Come spesso accade, il limite all'impiego è ancora dato dall'assenza di precedenti giurisprudenziali condivisi, per il poco tempo trascorso e la conseguente scarsa diffusione che si è ancora avuta dello strumento. In questo senso le riflessioni dei teorici sono tuttavia di guida per l'analisi e la progettazione delle diverse fattispecie. L'ultima parte del testo presenta, infine, un caso di rilievo internazionale, recentemente passato alle cronache quale esempio negativo di un uso distorto della separazione patrimoniale: la vicenda Enron.
(2005). Separazione patrimoniale e imprese multidivisionali nel sistema italiano [edited book - curatela]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/28214
Separazione patrimoniale e imprese multidivisionali nel sistema italiano
DANOVI, Alessandro
2005-01-01
Abstract
Il libro si pone l'obiettivo di contribuire a colmare la lacuna dottrinale collegata alla scarsa diffusione dello strumento della separazione patrimoniale nel contesto italiano e ciò in una logica non solo giuridica, ma anche economica. La prima parte del testo affronta il tema della cartolarizzazione. E' infatti con tale istituto che il legislatore ha introdotto con la legge 30 aprile 1999, n. 130 a pieno titolo la separazione patrimoniale nel diritto italiano. La seconda parte affronta il tema dei patrimoni destinati, introdotto dalla riforma del diritto societario (D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6). Pur in presenza ancora di alcune perplessità applicative (e i contributi presentati ne danno puntualmente atto), la riforma consente ora agli operatori di disporre di un nuovo strumento, utile per particolari casi. Come spesso accade, il limite all'impiego è ancora dato dall'assenza di precedenti giurisprudenziali condivisi, per il poco tempo trascorso e la conseguente scarsa diffusione che si è ancora avuta dello strumento. In questo senso le riflessioni dei teorici sono tuttavia di guida per l'analisi e la progettazione delle diverse fattispecie. L'ultima parte del testo presenta, infine, un caso di rilievo internazionale, recentemente passato alle cronache quale esempio negativo di un uso distorto della separazione patrimoniale: la vicenda Enron.Pubblicazioni consigliate
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