Lo studio illustrato nei Dialoghi Fragili ha voluto indagare la possibilità di individuare una relazione di reciprocità fra le culture teatrali e le scienze umane nei contributi che entrambi si offrono scambievolmente. Universi disciplinari che esprimono epistemologie, metodi, elementi differenti ma che, come un ponte, mettono in collegamento aree solo apparentemente lontane. La ricerca qualitativa idiografica ha assunto come oggetto di studio le relazioni teatrali, monitorate nei processi che si sono osservati nelle dodici realtà del territorio bresciano e bergamasco assunte come campione. Attraverso il monitoraggio realizzato in quattro fasi si è giunti ad una esposizione dei risultati relativi alle cinque categorie di indagine che fanno riferimento ad altrettanti ambiti interpretativi trasversali ad entrambe le aree disciplinari: la fragilità, la creatività, lo spazio, il tempo e la corporeità. La prospettiva pedagogica ha consentito di focalizzare l’attenzione sulle relazioni coinvolte, in ambito teatrale e educativo e sono divenute l’oggetto della riflessone teorica e pratica; tale prospettiva è sorretta da due quadri teorici di riferimento: il paradigma fenomenologico e quello sistemico-relazionale. Il contributo che lo studio apporta alla letteratura esistente riguarda l’aver indagato la reciprocità tra aspetti pedagogici e teatrali in un periodo di estrema fragilità. Periodo in cui sono emersi chiaramente sia i limiti che i punti di forza e il valore aggiunto dell’arte e della pratica teatrale. I principali risultati si sono manifestati, appunto, nell’evidenza dell’arricchimento che le culture teatrali e le scienze umane si offrono reciprocamente, sia in ambito di ricerca che educativo-didattico, nei temi che attraversano la corporeità, la fragilità, la creatività e le dimensioni spaziali e temporali.
(2024). Dialoghi fragili. Corpi e spazi tra culture teatrali e scienze umane . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/282749 Retrieved from http://dx.doi.org/10.13122/978-88-97413-99-8
Dialoghi fragili. Corpi e spazi tra culture teatrali e scienze umane
Zappettini, Cristina
2024-01-01
Abstract
Lo studio illustrato nei Dialoghi Fragili ha voluto indagare la possibilità di individuare una relazione di reciprocità fra le culture teatrali e le scienze umane nei contributi che entrambi si offrono scambievolmente. Universi disciplinari che esprimono epistemologie, metodi, elementi differenti ma che, come un ponte, mettono in collegamento aree solo apparentemente lontane. La ricerca qualitativa idiografica ha assunto come oggetto di studio le relazioni teatrali, monitorate nei processi che si sono osservati nelle dodici realtà del territorio bresciano e bergamasco assunte come campione. Attraverso il monitoraggio realizzato in quattro fasi si è giunti ad una esposizione dei risultati relativi alle cinque categorie di indagine che fanno riferimento ad altrettanti ambiti interpretativi trasversali ad entrambe le aree disciplinari: la fragilità, la creatività, lo spazio, il tempo e la corporeità. La prospettiva pedagogica ha consentito di focalizzare l’attenzione sulle relazioni coinvolte, in ambito teatrale e educativo e sono divenute l’oggetto della riflessone teorica e pratica; tale prospettiva è sorretta da due quadri teorici di riferimento: il paradigma fenomenologico e quello sistemico-relazionale. Il contributo che lo studio apporta alla letteratura esistente riguarda l’aver indagato la reciprocità tra aspetti pedagogici e teatrali in un periodo di estrema fragilità. Periodo in cui sono emersi chiaramente sia i limiti che i punti di forza e il valore aggiunto dell’arte e della pratica teatrale. I principali risultati si sono manifestati, appunto, nell’evidenza dell’arricchimento che le culture teatrali e le scienze umane si offrono reciprocamente, sia in ambito di ricerca che educativo-didattico, nei temi che attraversano la corporeità, la fragilità, la creatività e le dimensioni spaziali e temporali.File | Dimensione del file | Formato | |
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