Heideggers 'Schwarze Hefte'. Das Seynsdenken und unsere Geschichte.

Drawn up in 1931–1970, the 'Black Notebooks' mark Heidegger’s path of thinking as of the turning that makes one capable to understand the truth of Being as “enowning”. It deals with notes of various kinds, which on the one hand confirm the intertwining of Heidegger’s life and work, and on the other hand prove that this thinker had the capacity of recognizing his own footsteps as “beaten tracks” that could lead into dead ends. The Black Notebooks show themselves to be a “workshop” of the being-historical thinking, insofar Heidegger defines in them the concepts that he leaves to some degree or more rigorously presents in public speeches and writings as well as in the treatises published posthumously. From Heidegger’s annotations it appears that Heidegger has always remained faithful to the hermeneutical phenomenology and constantly has confronted with his contemporaneity, up to the “cybernetic age”. Through his notes, Heidegger attempts to take a glance at and beyond the nihilistic appearances of a “decisive phase” of the 20th cent. He also aims at prompting men to become aware of their finitude and, consequently, to open up to all the realms of meaning of the world, in order to take responsibility for the being of any thing.

I 'Quaderni neri', redatti tra il 1931 e il 1970, accompagnano il cammino di pensiero di Heidegger a partire da quella svota che lo porta a comprendere la verità dell’essere come Ereignis. Essi contengono appunti di diversa natura e confermano l’intrecciarsi della vita di Heidegger con la sua opera, così come la prontezza del pensatore nel riconoscere i suoi passi come “sentieri interrotti” che possono anche sfociare in vie senza uscita. I Quaderni neri si rivelano essere il “laboratorio” del pensiero storico-ontologico, dato che Heidegger elabora in essi molti concetti che lascia poi cadere nei discorsi pubblici e negli scritti usciti in vita, così come nei trattati pubblicati postumi. Dalle annotazioni di Heidegger diviene chiaro come egli sia riasto sempre fedele al metodo della fenomenologia ermeneutica e come si sia confrontato costantemente con il suo presente, fino all’“epoca della cibernetica”. Attraverso i suoi appunti Heidegger cerca di gettare uno sguardo sulle manifestazioni nichilistiche di una “fase decisiva” del XX secolo e a guardare oltre essa. Egli intende lanciare un appello all’uomo affinché prenda consapevolezza della sua finitudine, si apra a tutti gli ambiti di significato del mondo e si assuma la responsabilità verso l’essere di ogni cosa.