L'autore presenta in questo volume, in modo chiaro e avvincente, tutto quello che c’è da sapere per essere dei cittadini informati e attivi e spiega quella che chiama “sindrome di Phileas Fogg” (dal nome del protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni). Scale temporali e spaziali, indicatori, complessità e senso del limite sono alcuni dei temi trattati in "Dall’Antropocene al Biocene", per giungere infine all’esame delle diverse soluzioni prospettate alla crisi contemporanea (sostenibilità, green economy, blue economy, riconversione ecologica, decrescita,…). Il volume delinea infine le caratteristiche di una “società verde” e le dà un nome: Biocene, da “bios”, una nuova era, dopo l’Antropocene, che rispetti le leggi della vita sul pianeta, formatisi nei miliardi di anni del processo evolutivo e co-evolutivo. Secondo l'autore, l’economia del Biocene potrebbe essere un’economia “della mitezza” (“modello MEEKNESS”, lo chiama Salomone, dall’acronimo dei suoi elementi costitutivi): alle leggi antisociali del mercato, agli squali della finanza, all’appropriazione anche violenta delle risorse naturali, all’esaltazione della disuguaglianza, alla massimizzazione del profitto per avidità personale si contrappone un modello di economia attenta, ecologica, etica, gentile, naturale, equa, sicura, sostenibile. Biocene è dunque l’era in cui la società umana ha compiuto il suo processo di riconversione ecologica, ha riassoggettato l’economia sia agli interessi del bene comune (come dovrebbe essere), e non della massimizzazione del profitto e dell’egoismo individuale, sia al principio dell’entropia ed è quindi diventata compiutamente una società verde. Utopia? No, dice l'autore, le condizioni perché l’umanità possa fare passare la storia della Terra dall’Antropocene al Biocene esistono. La conversione è possibile e già se ne vede la possibilità concreta di attuazione.
Dall'antropocene al Biocene. La sindrome di Phileas Fogg e i suoi antidoti. Dalla crescita esponnziale alla crescita organica: l'evoluzione verso nuove società verdi
SALOMONE, Mario
2012-01-01
Abstract
L'autore presenta in questo volume, in modo chiaro e avvincente, tutto quello che c’è da sapere per essere dei cittadini informati e attivi e spiega quella che chiama “sindrome di Phileas Fogg” (dal nome del protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni). Scale temporali e spaziali, indicatori, complessità e senso del limite sono alcuni dei temi trattati in "Dall’Antropocene al Biocene", per giungere infine all’esame delle diverse soluzioni prospettate alla crisi contemporanea (sostenibilità, green economy, blue economy, riconversione ecologica, decrescita,…). Il volume delinea infine le caratteristiche di una “società verde” e le dà un nome: Biocene, da “bios”, una nuova era, dopo l’Antropocene, che rispetti le leggi della vita sul pianeta, formatisi nei miliardi di anni del processo evolutivo e co-evolutivo. Secondo l'autore, l’economia del Biocene potrebbe essere un’economia “della mitezza” (“modello MEEKNESS”, lo chiama Salomone, dall’acronimo dei suoi elementi costitutivi): alle leggi antisociali del mercato, agli squali della finanza, all’appropriazione anche violenta delle risorse naturali, all’esaltazione della disuguaglianza, alla massimizzazione del profitto per avidità personale si contrappone un modello di economia attenta, ecologica, etica, gentile, naturale, equa, sicura, sostenibile. Biocene è dunque l’era in cui la società umana ha compiuto il suo processo di riconversione ecologica, ha riassoggettato l’economia sia agli interessi del bene comune (come dovrebbe essere), e non della massimizzazione del profitto e dell’egoismo individuale, sia al principio dell’entropia ed è quindi diventata compiutamente una società verde. Utopia? No, dice l'autore, le condizioni perché l’umanità possa fare passare la storia della Terra dall’Antropocene al Biocene esistono. La conversione è possibile e già se ne vede la possibilità concreta di attuazione.Pubblicazioni consigliate
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