Argomento della tesi è l’analisi critica delle premesse, delle modalità di svolgimento e dei risultati di un’indagine empirica condotta dal Cqia (diretto dal prof. Giuseppe Bertagna) dell’Università di Bergamo su commissione dell’Ust. La ricerca del Cqia si è svolta tra la fine del 2010 e l’inizio del 2012 e ha indagato la valenza educativa e orientativa dell’insegnamento disciplinare e il ruolo didattico dell’esperienza e del lavoro, allo scopo di comprendere come, nel contesto dei principi dell’autonomia e della sussidiarietà (da Dpr 275/99 e da riforma del Titolo V della Costituzione), la scuola statale di Bergamo (primaria e secondaria) favorisca la padronanza dei contenuti disciplinari e l’incontro fra teoria e pratica, studio e lavoro, conoscenze e competenze. Il lavoro - incentrato sulla somministrazione di un questionario a docenti, studenti e genitori di un campione significativo si scuole di ogni ordine e grado della provincia di Bergamo e sull’analisi dei dati raccolti – è stato coordinato e seguito dallo scrivente e ha coinvolto docenti scelti dall’Ust, dottorandi in Formazione della Persona e Mercato del Lavoro dell’Università degli Studi di Bergamo e collaboratori del Cqia. Le risposte alle domande del questionario (sostanzialmente valutative dell’esistente) non sono state considerate come fonte precisa e attendibile per la rappresentazione della realtà indagata, ma come frutto esse stesse della rappresentazione che gli intervistati si danno della realtà. Quindi, riconosciuti alcuni meccanismi che presiedono a tale rappresentazione della realtà, si è proceduti, a ritroso, dalla realtà rappresentata al soggetto rappresentante. La ricerca ha pertanto seguito i seguenti passaggi: 1) definizione del quadro concettuale implicito nelle domande, che ovviamente ha influito sulle risposte; 2) descrizione della realtà come si ricava dalle risposte; 3) individuazione dei criteri seguiti dagli intervistati nelle risposte; 4) passaggio, attraverso i criteri di cui al punto 3, all’esplorazione della realtà costituita dalle persone che hanno risposto al questionario. Nello specifico il termine di riferimento rispetto al quale hanno preso forma sia la realtà osservata sia i soggetti osservanti è stata l’azione didattica dell’alternanza formativa.
(2013). Le discipline tra alternanza e orientamento formativi. Una ricerca empirica e un paradigma metodologico di analisi [doctoral thesis - tesi di dottorato]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/28678
Le discipline tra alternanza e orientamento formativi. Una ricerca empirica e un paradigma metodologico di analisi
TONOLI, LUIGI
2013-03-04
Abstract
Argomento della tesi è l’analisi critica delle premesse, delle modalità di svolgimento e dei risultati di un’indagine empirica condotta dal Cqia (diretto dal prof. Giuseppe Bertagna) dell’Università di Bergamo su commissione dell’Ust. La ricerca del Cqia si è svolta tra la fine del 2010 e l’inizio del 2012 e ha indagato la valenza educativa e orientativa dell’insegnamento disciplinare e il ruolo didattico dell’esperienza e del lavoro, allo scopo di comprendere come, nel contesto dei principi dell’autonomia e della sussidiarietà (da Dpr 275/99 e da riforma del Titolo V della Costituzione), la scuola statale di Bergamo (primaria e secondaria) favorisca la padronanza dei contenuti disciplinari e l’incontro fra teoria e pratica, studio e lavoro, conoscenze e competenze. Il lavoro - incentrato sulla somministrazione di un questionario a docenti, studenti e genitori di un campione significativo si scuole di ogni ordine e grado della provincia di Bergamo e sull’analisi dei dati raccolti – è stato coordinato e seguito dallo scrivente e ha coinvolto docenti scelti dall’Ust, dottorandi in Formazione della Persona e Mercato del Lavoro dell’Università degli Studi di Bergamo e collaboratori del Cqia. Le risposte alle domande del questionario (sostanzialmente valutative dell’esistente) non sono state considerate come fonte precisa e attendibile per la rappresentazione della realtà indagata, ma come frutto esse stesse della rappresentazione che gli intervistati si danno della realtà. Quindi, riconosciuti alcuni meccanismi che presiedono a tale rappresentazione della realtà, si è proceduti, a ritroso, dalla realtà rappresentata al soggetto rappresentante. La ricerca ha pertanto seguito i seguenti passaggi: 1) definizione del quadro concettuale implicito nelle domande, che ovviamente ha influito sulle risposte; 2) descrizione della realtà come si ricava dalle risposte; 3) individuazione dei criteri seguiti dagli intervistati nelle risposte; 4) passaggio, attraverso i criteri di cui al punto 3, all’esplorazione della realtà costituita dalle persone che hanno risposto al questionario. Nello specifico il termine di riferimento rispetto al quale hanno preso forma sia la realtà osservata sia i soggetti osservanti è stata l’azione didattica dell’alternanza formativa.File | Dimensione del file | Formato | |
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