Con l'immigrazione in Italia è aumentato il numero delle fedi professate. Tra le varie fedi, quella islamica ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica con caratteri spesso improntati all'allarmismo anche a causa della diffusione, dopo l'11 settembre, di una pericolosa quanto errata equazione tra islamismo e terrorismo. Al fine di decostruire tale immaginario, pare auspicabile comprendere che l'islam è una realtà plurale e i musulmani, che vivono in Italia e in Europa, risentono in modo concreto delle condizioni sociali e culturali che esistono nei territori d'arrivo e permanenza, dove le stesse condizioni d'esistenza dell'immigrazione portano a definire una nuova pratica e una nuova identità religiosa. Bisogna pensare, allora, ad un islam articolato e plurale, che si esplica a diversi livelli, fino a interessare i contesti locali, mostrando la dimensione glocale che la questione del pluralismo religioso assume nei territori d'immigrazione. In questo quadro, il volume si compone di due parti: nella prima parte si presentano le modalità con le quali la Chiesa Cattolica ha instaurato, a livello locale e nazionale, rapporti con i musulmani; nella seconda parte si rende conto dei risultati di una ricerca sociale svolta sul territorio di Bergamo e provincia, volta a conoscere le relazioni in essere tra le comunità cristiane cattoliche e le comunità musulmane sul territorio bergamasco. Affinché la convivenza di religioni diverse non si traduca in una conflittualità distruttiva, tra esclusione e inclusione, pare necessario un investimento sulla costruzione di un contesto sociale e culturale maggiormente organizzato e denso di relazioni virtuose, volte a sviluppare senso critico e a trasformare ciò che spesso viene rappresentato come un campo di battaglia in un terreno di convivenza.
Migrazioni e religioni: un’esperienza locale di dialogo tra cristiani e musulmani
BRAMBILLA, Chiara;
2011-01-01
Abstract
Con l'immigrazione in Italia è aumentato il numero delle fedi professate. Tra le varie fedi, quella islamica ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica con caratteri spesso improntati all'allarmismo anche a causa della diffusione, dopo l'11 settembre, di una pericolosa quanto errata equazione tra islamismo e terrorismo. Al fine di decostruire tale immaginario, pare auspicabile comprendere che l'islam è una realtà plurale e i musulmani, che vivono in Italia e in Europa, risentono in modo concreto delle condizioni sociali e culturali che esistono nei territori d'arrivo e permanenza, dove le stesse condizioni d'esistenza dell'immigrazione portano a definire una nuova pratica e una nuova identità religiosa. Bisogna pensare, allora, ad un islam articolato e plurale, che si esplica a diversi livelli, fino a interessare i contesti locali, mostrando la dimensione glocale che la questione del pluralismo religioso assume nei territori d'immigrazione. In questo quadro, il volume si compone di due parti: nella prima parte si presentano le modalità con le quali la Chiesa Cattolica ha instaurato, a livello locale e nazionale, rapporti con i musulmani; nella seconda parte si rende conto dei risultati di una ricerca sociale svolta sul territorio di Bergamo e provincia, volta a conoscere le relazioni in essere tra le comunità cristiane cattoliche e le comunità musulmane sul territorio bergamasco. Affinché la convivenza di religioni diverse non si traduca in una conflittualità distruttiva, tra esclusione e inclusione, pare necessario un investimento sulla costruzione di un contesto sociale e culturale maggiormente organizzato e denso di relazioni virtuose, volte a sviluppare senso critico e a trasformare ciò che spesso viene rappresentato come un campo di battaglia in un terreno di convivenza.File | Dimensione del file | Formato | |
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