Tra il XVI e il XVII la letteratura, in versi e in prosa, si riempie di lodi rivolte ora a un signore, ora a un’istituzione, facendosi specchio dei grandi cambiamenti culturali e sociali del tempo. Le corti e le accademie diventano un luogo di produzione e promozione culturale alternativo agli studi universitari, come mostrano anche le moltissime orazioni scritte in questo periodo, sia in volgare che in latino. Ne sono un esempio quelle di Torquato Tasso, qui presentate in una moderna edizione critica e per la prima volta commentata. All’introduzione, che contestualizza le cinque orazioni sullo sfondo della scrittura epidittica del XVI secolo, segue la ricostruzione delle vicende redazionali ed editoriali dei testi, che proseguono su binari separati sino alla costituzione dei primi corpora settecenteschi. Il commento, oltre a presentare la struttura e il dialogo che il testo instaura con le opere maggiori del poeta, pone in luce quel variegato impasto di fonti che rende le orazioni un luogo in cui Tasso sperimenta una prosa argomentativa meno rigida e più soggetta all’accostamento di letture peregrine.
(2024). Torquato Tasso, Orazioni. Edizione critica e commento . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/295885
Torquato Tasso, Orazioni. Edizione critica e commento
Olivadese, Elisabetta
2024-01-01
Abstract
Tra il XVI e il XVII la letteratura, in versi e in prosa, si riempie di lodi rivolte ora a un signore, ora a un’istituzione, facendosi specchio dei grandi cambiamenti culturali e sociali del tempo. Le corti e le accademie diventano un luogo di produzione e promozione culturale alternativo agli studi universitari, come mostrano anche le moltissime orazioni scritte in questo periodo, sia in volgare che in latino. Ne sono un esempio quelle di Torquato Tasso, qui presentate in una moderna edizione critica e per la prima volta commentata. All’introduzione, che contestualizza le cinque orazioni sullo sfondo della scrittura epidittica del XVI secolo, segue la ricostruzione delle vicende redazionali ed editoriali dei testi, che proseguono su binari separati sino alla costituzione dei primi corpora settecenteschi. Il commento, oltre a presentare la struttura e il dialogo che il testo instaura con le opere maggiori del poeta, pone in luce quel variegato impasto di fonti che rende le orazioni un luogo in cui Tasso sperimenta una prosa argomentativa meno rigida e più soggetta all’accostamento di letture peregrine.File | Dimensione del file | Formato | |
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