Quando nel 1895 Gustave Le Bon pubblicò la Psychologie des foules, un vero best seller all’epoca, si affermò come l’inventore della psicologia delle folle. Tuttavia, una genealogia concettuale di questa scienza ormai scomparsa ci rivela che Le Bon non inaugurò la stagione del pensiero scientifico sulla folla, ma bensì la concluse, subordinando l’analisi delle folle a quella delle “razze” e dei “popoli”. A ben vedere, furono invece dei giuristi italiani a formalizzare questa disciplina qualche anno prima di Le Bon, coniugando un discorso determinista, volto a controllare la folla, con un discorso progressista in favore dell’emancipazione delle classi dominate. Un’analisi delle origini di questa scienza sociale ci permette di mettere in discussione, da un lato, la leggenda che attribuisce a Le Bon il ruolo di ispiratore dei grandi dittatori del XX secolo e, dall’altro, la riduzione della psicologia delle folle a ideologia reazionaria, offrendo un nuovo sguardo su questo campo delle scienze sociali ormai dimenticato.
(2025). Pensiero della folla. Pensiero dell’inconscio. Un dibattito franco-italiano (1875-1895) . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/299825
Pensiero della folla. Pensiero dell’inconscio. Un dibattito franco-italiano (1875-1895)
Colleoni, Marta
2025-01-01
Abstract
Quando nel 1895 Gustave Le Bon pubblicò la Psychologie des foules, un vero best seller all’epoca, si affermò come l’inventore della psicologia delle folle. Tuttavia, una genealogia concettuale di questa scienza ormai scomparsa ci rivela che Le Bon non inaugurò la stagione del pensiero scientifico sulla folla, ma bensì la concluse, subordinando l’analisi delle folle a quella delle “razze” e dei “popoli”. A ben vedere, furono invece dei giuristi italiani a formalizzare questa disciplina qualche anno prima di Le Bon, coniugando un discorso determinista, volto a controllare la folla, con un discorso progressista in favore dell’emancipazione delle classi dominate. Un’analisi delle origini di questa scienza sociale ci permette di mettere in discussione, da un lato, la leggenda che attribuisce a Le Bon il ruolo di ispiratore dei grandi dittatori del XX secolo e, dall’altro, la riduzione della psicologia delle folle a ideologia reazionaria, offrendo un nuovo sguardo su questo campo delle scienze sociali ormai dimenticato.File | Dimensione del file | Formato | |
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