Questo volume miscellaneo intende esplorare il modo con il quale la letteratura abbia potuto contribuire a identificare i luoghi di una scenografia del paesaggio e a definire l’identità del soggetto che lo esperisce e ne è modificato, ma anche vedere come il paesaggio possa esso stesso diventare protagonista e personaggio. Il paesaggio può infatti essere visto nella sua dimensione naturale, ma anche interiore, corporea e spirituale. Si va dalla dimensione fisica a quella metafisica, includendo allegorie e trasfigurazioni, da intendere forse in chiave psichica come “paesaggi dell’anima”, purché essi abbiano un ancoraggio possibile con una sorta di geografia della psiche. Come la letteratura può riflettere tutto questo? E attraverso quali testualità? Dalle narrazioni di viaggio ai romanzi dell’Otto-Novecento, dalle sperimentazioni della poesia agli scenari urbani e distopici del romanzo fantascientifico e transmediale, la contemporaneità intraprende percorsi assai innovativi che hanno a che vedere con l’evoluzione dei generi e la contestazione del canone. Ciò avviene sia in ambito teatrale che narrativo e poetico, attraverso una nuova declinazione dei codici e degli spazi espressivi e il ricorso ai nuovi linguaggi della tecnologia. In essi, il paesaggio, da sfondo delle vicende, assurge al ruolo di protagonista e di testo, divenendo un corpo fisico o naturale spesso anche patologico e minacciato che determina l’agire dei personaggi e ne informa il destino, se, come scrive Edmund Husserl, «l’orizzonte fa parte della struttura dell’esperienza».
(2025). Paesaggi naturali e corporei nella letteratura moderna e contemporanea [edited proceedings - curatela di Atti di convegno]. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/311330
Paesaggi naturali e corporei nella letteratura moderna e contemporanea
Scotto, Fabio;Persico, Thomas
2025-01-01
Abstract
Questo volume miscellaneo intende esplorare il modo con il quale la letteratura abbia potuto contribuire a identificare i luoghi di una scenografia del paesaggio e a definire l’identità del soggetto che lo esperisce e ne è modificato, ma anche vedere come il paesaggio possa esso stesso diventare protagonista e personaggio. Il paesaggio può infatti essere visto nella sua dimensione naturale, ma anche interiore, corporea e spirituale. Si va dalla dimensione fisica a quella metafisica, includendo allegorie e trasfigurazioni, da intendere forse in chiave psichica come “paesaggi dell’anima”, purché essi abbiano un ancoraggio possibile con una sorta di geografia della psiche. Come la letteratura può riflettere tutto questo? E attraverso quali testualità? Dalle narrazioni di viaggio ai romanzi dell’Otto-Novecento, dalle sperimentazioni della poesia agli scenari urbani e distopici del romanzo fantascientifico e transmediale, la contemporaneità intraprende percorsi assai innovativi che hanno a che vedere con l’evoluzione dei generi e la contestazione del canone. Ciò avviene sia in ambito teatrale che narrativo e poetico, attraverso una nuova declinazione dei codici e degli spazi espressivi e il ricorso ai nuovi linguaggi della tecnologia. In essi, il paesaggio, da sfondo delle vicende, assurge al ruolo di protagonista e di testo, divenendo un corpo fisico o naturale spesso anche patologico e minacciato che determina l’agire dei personaggi e ne informa il destino, se, come scrive Edmund Husserl, «l’orizzonte fa parte della struttura dell’esperienza».| File | Dimensione del file | Formato | |
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