La criminologia è disciplina relativamente recente, che, al più, può farsi risalire a due secoli or sono, formatasi e progredita con il contribuito di numerosi studiosi di diversi saperi e di varie ispirazioni culturali. La natura multifattoriale del crimine è la ragione profonda della interdisciplinarietà dei contributi teorici e delle metodologie adottate nelle sue ricerche, che spaziano dalla antropo-biologia al diritto, alla psicologia, alla sociologia, dall’economia all’urbanistica, dalla comunicazione alle riflessioni filosofiche. Nel contesto del lavoro di aggiornamento complessivo dell’opera, sono state aggiunte sezioni specifiche su alcune famose teorie criminologiche di impronta psicanalitica, sulla criminologia ecologica e climatica, sul fenomeno delle ecomafie. Inoltre, terminata la lunga fase della pandemia, si è ritenuto di eliminare l’appendice presente nella precedente edizione, fermo restando che il lascito di quel tragico esperimento per l’umanità anche sotto il profilo criminologico non va obliato. Così come non possono certo essere accantonati gli effetti criminologici anche di altre emergenze che negli ultimi anni hanno attraversato e trasformato le nostre società: flussi migratori, crisi finanziarie, guerre, cambiamento climatico, sviluppo delle tecnologie (intelligenza artificiale, connettività globale, biotecnologie). Peraltro, gli orizzonti teorici in cui si sono sviluppate le grandi tematiche criminologiche non possono non risentire degli straordinari cambiamenti sociali odierni: esplosione del disagio giovanile, anche a seguito della pandemia; conseguente diffusione di stupefacenti e apparizione incessante di nuovi tipi di droghe, in assenza di qualsiasi seria politica di prevenzione; aumento esponenziale delle attività da remoto, del telelavoro, delle soluzioni digitali, dell’online shopping, con quanto ne deriva in termini di truffe telematiche e cybercrimes; continua profilazione commerciale, ma di fatto controllo e orientamento delle scelte fino all’indottrinamento; dislocazione anche delle attività criminali online (nei territori digitali del deep web e soprattutto del dark web), e minore visibilità delle stesse; incremento di un senso diffuso di ansia, e quindi della vulnerabilità ed esposizione allo sfruttamento di molti esseri umani; costruzione della paura collettiva come meccanismo securitario di controllo sociale; non da ultimo ma sempre di più, permanente assenza di risposte strutturali di fronte al dramma del sovraffollamento carcerario. Ogni edizione è indelebilmente segnata dall’epoca in cui è calata, dalle sue contraddizioni e dai limiti conoscitivi di qualsiasi approccio interpretativo.

(2024). Criminologia. Storia, teorie, metodi . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/311892

Criminologia. Storia, teorie, metodi

Cornacchia, Luigi
2024-01-01

Abstract

La criminologia è disciplina relativamente recente, che, al più, può farsi risalire a due secoli or sono, formatasi e progredita con il contribuito di numerosi studiosi di diversi saperi e di varie ispirazioni culturali. La natura multifattoriale del crimine è la ragione profonda della interdisciplinarietà dei contributi teorici e delle metodologie adottate nelle sue ricerche, che spaziano dalla antropo-biologia al diritto, alla psicologia, alla sociologia, dall’economia all’urbanistica, dalla comunicazione alle riflessioni filosofiche. Nel contesto del lavoro di aggiornamento complessivo dell’opera, sono state aggiunte sezioni specifiche su alcune famose teorie criminologiche di impronta psicanalitica, sulla criminologia ecologica e climatica, sul fenomeno delle ecomafie. Inoltre, terminata la lunga fase della pandemia, si è ritenuto di eliminare l’appendice presente nella precedente edizione, fermo restando che il lascito di quel tragico esperimento per l’umanità anche sotto il profilo criminologico non va obliato. Così come non possono certo essere accantonati gli effetti criminologici anche di altre emergenze che negli ultimi anni hanno attraversato e trasformato le nostre società: flussi migratori, crisi finanziarie, guerre, cambiamento climatico, sviluppo delle tecnologie (intelligenza artificiale, connettività globale, biotecnologie). Peraltro, gli orizzonti teorici in cui si sono sviluppate le grandi tematiche criminologiche non possono non risentire degli straordinari cambiamenti sociali odierni: esplosione del disagio giovanile, anche a seguito della pandemia; conseguente diffusione di stupefacenti e apparizione incessante di nuovi tipi di droghe, in assenza di qualsiasi seria politica di prevenzione; aumento esponenziale delle attività da remoto, del telelavoro, delle soluzioni digitali, dell’online shopping, con quanto ne deriva in termini di truffe telematiche e cybercrimes; continua profilazione commerciale, ma di fatto controllo e orientamento delle scelte fino all’indottrinamento; dislocazione anche delle attività criminali online (nei territori digitali del deep web e soprattutto del dark web), e minore visibilità delle stesse; incremento di un senso diffuso di ansia, e quindi della vulnerabilità ed esposizione allo sfruttamento di molti esseri umani; costruzione della paura collettiva come meccanismo securitario di controllo sociale; non da ultimo ma sempre di più, permanente assenza di risposte strutturali di fronte al dramma del sovraffollamento carcerario. Ogni edizione è indelebilmente segnata dall’epoca in cui è calata, dalle sue contraddizioni e dai limiti conoscitivi di qualsiasi approccio interpretativo.
2024
Marotta, Gemma; Cornacchia, Luigi
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