Il nostro posto, se ancora ce n’è uno, è là dove si può difendere la democrazia […] sono disposto a concedere tutto tanto mi fa ribrezzo il nostro regime di corruzione generale, ma rispetto ai princìpi sono irremovibile. “Io sto qui e non posso altrimenti”. Ciò che mi rende inquieto e talora senza speranza è che non capiscono. Ciò che mi rende ancora più inquieto e più senza speranza è che, quando avranno capito, sarà ormai troppo tardi. (Norberto Bobbio a Leo Valiani, 31 dicembre 1971) Norberto Bobbio, tra i maggiori protagonisti del pensiero politico del Novecento, affidò alle lettere una parte essenziale della propria eredità intellettuale e umana. Nella corrispondenza con Leo Valiani – compagno di generazione, antifascista e storico del movimento operaio – il filosofo torinese riversò riflessioni, dubbi e confessioni che ben restituiscono il suo profilo di studioso e cittadino impegnato nel dibattito pubblico del tempo. Il presente volume ricostruisce dunque, attraverso il carteggio Bobbio-Valiani (1954-1994), l’evoluzione del pensiero bobbiano sul socialismo come “possibile strumento di libertà umana”, capace di coniugare giustizia sociale e diritti individuali senza cedere alle illusioni totalitarie. Tra le pagine delle lettere emergono il rispetto reciproco, l’intensità del dialogo intellettuale e la comune diffidenza verso ogni dogmatismo ideologico. Ne scaturisce il ritratto vivido di due coscienze critiche del secolo scorso, unite dalla convinzione che la libertà, pur fragile e imperfetta, resti il bene più alto da difendere.
(2025). «Un possibile strumento di libertà umana». Norberto Bobbio e il socialismo. Con il carteggio Bobbio-Valiani (1954-1994) . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/313286
«Un possibile strumento di libertà umana». Norberto Bobbio e il socialismo. Con il carteggio Bobbio-Valiani (1954-1994)
Scirocco, Giovanni Angelo
2025-01-01
Abstract
Il nostro posto, se ancora ce n’è uno, è là dove si può difendere la democrazia […] sono disposto a concedere tutto tanto mi fa ribrezzo il nostro regime di corruzione generale, ma rispetto ai princìpi sono irremovibile. “Io sto qui e non posso altrimenti”. Ciò che mi rende inquieto e talora senza speranza è che non capiscono. Ciò che mi rende ancora più inquieto e più senza speranza è che, quando avranno capito, sarà ormai troppo tardi. (Norberto Bobbio a Leo Valiani, 31 dicembre 1971) Norberto Bobbio, tra i maggiori protagonisti del pensiero politico del Novecento, affidò alle lettere una parte essenziale della propria eredità intellettuale e umana. Nella corrispondenza con Leo Valiani – compagno di generazione, antifascista e storico del movimento operaio – il filosofo torinese riversò riflessioni, dubbi e confessioni che ben restituiscono il suo profilo di studioso e cittadino impegnato nel dibattito pubblico del tempo. Il presente volume ricostruisce dunque, attraverso il carteggio Bobbio-Valiani (1954-1994), l’evoluzione del pensiero bobbiano sul socialismo come “possibile strumento di libertà umana”, capace di coniugare giustizia sociale e diritti individuali senza cedere alle illusioni totalitarie. Tra le pagine delle lettere emergono il rispetto reciproco, l’intensità del dialogo intellettuale e la comune diffidenza verso ogni dogmatismo ideologico. Ne scaturisce il ritratto vivido di due coscienze critiche del secolo scorso, unite dalla convinzione che la libertà, pur fragile e imperfetta, resti il bene più alto da difendere.| File | Dimensione del file | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Testo.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
1.08 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.08 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

