Il tempo è la sostanza della narrazione: lo è in modo evidente nelle forme della narrazione seriale, come dimostra la produzione televisiva degli ultimi venticinque anni, che ha ridisegnato le coordinate della narratività fino quasi a estenuare il campo della serialità tout court. Questo volume ragiona su questo ‘tempo di serie’ secondo un doppio vettore. In primo luogo, spinge lo sguardo oltre i confini del linguaggio cinematografico e televisivo, inquadrando la serialità come paradigma culturale. Il volume estende cioè i confini semiotici della serialità come orizzonte rappresentativo e produttivo verso un ecosistema mediale che comprende letteratura, teatro, videoarte, musica, fumetti, fotografia, animazione, moda, social, media franchise, iconologie pop, forme e pratiche di intrattenimento, artistiche e sociali. In secondo luogo, osservando questo tempo attraverso uno specifico filtro cognitivo: quello della «rigenerazione». Ripensa la serialità attraverso la metafora biologica della riproduzione e della successione (degli esseri umani, dei discorsi, dei generi, dei testi, dei prodotti culturali). E interroga la rigenerazione come motore della rappresentazione mediale, come cifra di produzione discorsiva e testuale (la creazione e ri-creazione) legata a questioni – nodali nella cultura contemporanea – come la transmedialità, la risemiotizzazione, la transcodifica, l’adattamento, l’appropriazione. Tutte forme, queste, di rigenerazione della discorsività: di linguaggi, sistemi di segni, scenari sociali e immaginari espressivi, sociotecnici e culturali.
(2026). Tempo di serie: rigenerazione. Riprese, risignificazioni, ritorni [edited book - curatela]. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/314786
Tempo di serie: rigenerazione. Riprese, risignificazioni, ritorni
Cleto, Fabio;Consonni, Stefania
2026-01-01
Abstract
Il tempo è la sostanza della narrazione: lo è in modo evidente nelle forme della narrazione seriale, come dimostra la produzione televisiva degli ultimi venticinque anni, che ha ridisegnato le coordinate della narratività fino quasi a estenuare il campo della serialità tout court. Questo volume ragiona su questo ‘tempo di serie’ secondo un doppio vettore. In primo luogo, spinge lo sguardo oltre i confini del linguaggio cinematografico e televisivo, inquadrando la serialità come paradigma culturale. Il volume estende cioè i confini semiotici della serialità come orizzonte rappresentativo e produttivo verso un ecosistema mediale che comprende letteratura, teatro, videoarte, musica, fumetti, fotografia, animazione, moda, social, media franchise, iconologie pop, forme e pratiche di intrattenimento, artistiche e sociali. In secondo luogo, osservando questo tempo attraverso uno specifico filtro cognitivo: quello della «rigenerazione». Ripensa la serialità attraverso la metafora biologica della riproduzione e della successione (degli esseri umani, dei discorsi, dei generi, dei testi, dei prodotti culturali). E interroga la rigenerazione come motore della rappresentazione mediale, come cifra di produzione discorsiva e testuale (la creazione e ri-creazione) legata a questioni – nodali nella cultura contemporanea – come la transmedialità, la risemiotizzazione, la transcodifica, l’adattamento, l’appropriazione. Tutte forme, queste, di rigenerazione della discorsività: di linguaggi, sistemi di segni, scenari sociali e immaginari espressivi, sociotecnici e culturali.| File | Dimensione del file | Formato | |
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