Sebbene la maggior parte degli studiosi della felicità abbia investito i propri sforzi nella costruzione di indicatori empirici di benessere soggettivo riferiti alla popolazione generale, nell’ultimo decennio alcuni ricercatori hanno iniziato ad esplorare la psicologia ingenua della felicità, ovvero le modalità attraverso le quali le persone comuni si rappresentano il concetto di felicità e le sue dimensioni semantiche. Il presente studio si propone di estendere le ricerche precedenti condotte in questo campo, analizzando sia la psicologia ingenua della felicità sia quella del concetto ad essa semanticamente contrapposto: l’infelicità. Hanno partecipato all’indagine 178 studenti dell’Università di Bergamo (età media = 20.5 anni). La ricerca è stata condotta mediante un questionario in cui si chiedeva ai partecipanti di riportare le cose che li rendevano felici e quelle che invece li rendevano infelici. In aggiunta a questa domanda, sono state somministrate inoltre alcune scale per valutare i livelli di felicità e infelicità percepiti dai rispondenti. I risultati hanno mostrato che le rappresentazioni ingenue della felicità e dell’infelicità erano strutturate attorno ad un insieme di componenti comuni: ad esempio, la famiglia, l’amicizia, la salute e l’autorealizzazione. La salienza percepita di alcune di queste componenti variava però in modo significativo a seconda del concetto considerato. Inoltre, le rappresentazioni dei partecipanti includevano al loro interno un ristretto gruppo di componenti che caratterizzavano in modo distintivo lo spazio semantico della felicità e dell’infelicità. Nel corso della relazione verranno discusse le implicazioni teoriche ed empiriche della ricerca.
(2015). La psicologia ingenua della felicità e dell’infelicità [abstract]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/34901
La psicologia ingenua della felicità e dell’infelicità
Sotgiu, Igor
2015-01-01
Abstract
Sebbene la maggior parte degli studiosi della felicità abbia investito i propri sforzi nella costruzione di indicatori empirici di benessere soggettivo riferiti alla popolazione generale, nell’ultimo decennio alcuni ricercatori hanno iniziato ad esplorare la psicologia ingenua della felicità, ovvero le modalità attraverso le quali le persone comuni si rappresentano il concetto di felicità e le sue dimensioni semantiche. Il presente studio si propone di estendere le ricerche precedenti condotte in questo campo, analizzando sia la psicologia ingenua della felicità sia quella del concetto ad essa semanticamente contrapposto: l’infelicità. Hanno partecipato all’indagine 178 studenti dell’Università di Bergamo (età media = 20.5 anni). La ricerca è stata condotta mediante un questionario in cui si chiedeva ai partecipanti di riportare le cose che li rendevano felici e quelle che invece li rendevano infelici. In aggiunta a questa domanda, sono state somministrate inoltre alcune scale per valutare i livelli di felicità e infelicità percepiti dai rispondenti. I risultati hanno mostrato che le rappresentazioni ingenue della felicità e dell’infelicità erano strutturate attorno ad un insieme di componenti comuni: ad esempio, la famiglia, l’amicizia, la salute e l’autorealizzazione. La salienza percepita di alcune di queste componenti variava però in modo significativo a seconda del concetto considerato. Inoltre, le rappresentazioni dei partecipanti includevano al loro interno un ristretto gruppo di componenti che caratterizzavano in modo distintivo lo spazio semantico della felicità e dell’infelicità. Nel corso della relazione verranno discusse le implicazioni teoriche ed empiriche della ricerca.File | Dimensione del file | Formato | |
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