L’allungamento dell’età lavorativa e l’ormai accertata importanza della valorizzazione della diversità all’interno delle organizzazioni hanno recentemente sollevato la necessità di indagare le relazioni tra lavoratori che appartengono a diverse classi di età e l’influenza che tali relazioni possono avere sul benessere. In particolare, le ricerche internazionali in questo ambito hanno messo in luce l’esistenza di stereotipi e pregiudizi legati all’età che non solo condizionano il mercato del lavoro, ma presentano anche ripercussioni negative sulla vita di chi del mondo del lavoro fa parte, colpendo soprattutto le fasce più anziane o più giovani della popolazione attiva. Lo studio quantitativo qui presentato ha analizzato le relazioni intergenerazionali sul luogo di lavoro, considerando gli atteggiamenti e i comportamenti dei lavoratori verso i colleghi più anziani e più giovani. I partecipanti alla ricerca, contattati tramite alcune delle principali aziende della provincia di Bergamo, sono 756 lavoratori di età compresa tra 24 e 63 anni (M = 44.3, DS = 9.0), che hanno risposto a un questionario comprendente scale di misurazione di pregiudizio verso lavoratori di età differente dalla propria, quantità e qualità dei contatti intergenerazionali sul luogo di lavoro, alcuni indicatori di benessere (PGWB‐S, job satisfaction e thriving at work). I risultati mettono in luce l’influenza positiva del contatto tra generazioni diverse su ciascuna delle variabili di benessere attraverso la mediazione esercitata dalla riduzione del pregiudizio. Le conclusioni prendono in esame i possibili risvolti applicativi dei risultati della ricerca.
(2015). Il benessere sul luogo di lavoro: quale apporto dalle relazioni tra generazioni diverse? [abstract]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/37043
Il benessere sul luogo di lavoro: quale apporto dalle relazioni tra generazioni diverse?
Brambilla, Maria;Paleari, Francesca Giorgia;
2015-01-01
Abstract
L’allungamento dell’età lavorativa e l’ormai accertata importanza della valorizzazione della diversità all’interno delle organizzazioni hanno recentemente sollevato la necessità di indagare le relazioni tra lavoratori che appartengono a diverse classi di età e l’influenza che tali relazioni possono avere sul benessere. In particolare, le ricerche internazionali in questo ambito hanno messo in luce l’esistenza di stereotipi e pregiudizi legati all’età che non solo condizionano il mercato del lavoro, ma presentano anche ripercussioni negative sulla vita di chi del mondo del lavoro fa parte, colpendo soprattutto le fasce più anziane o più giovani della popolazione attiva. Lo studio quantitativo qui presentato ha analizzato le relazioni intergenerazionali sul luogo di lavoro, considerando gli atteggiamenti e i comportamenti dei lavoratori verso i colleghi più anziani e più giovani. I partecipanti alla ricerca, contattati tramite alcune delle principali aziende della provincia di Bergamo, sono 756 lavoratori di età compresa tra 24 e 63 anni (M = 44.3, DS = 9.0), che hanno risposto a un questionario comprendente scale di misurazione di pregiudizio verso lavoratori di età differente dalla propria, quantità e qualità dei contatti intergenerazionali sul luogo di lavoro, alcuni indicatori di benessere (PGWB‐S, job satisfaction e thriving at work). I risultati mettono in luce l’influenza positiva del contatto tra generazioni diverse su ciascuna delle variabili di benessere attraverso la mediazione esercitata dalla riduzione del pregiudizio. Le conclusioni prendono in esame i possibili risvolti applicativi dei risultati della ricerca.File | Dimensione del file | Formato | |
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