Le offese subite sul luogo di lavoro rientrano tra gli eventi negativi che più frequentemente le persone sperimentano nei rapporti con gli altri. La letteratura psicosociale ha analizzato i predittori del perdono tra colleghi, ma restano ancora poco indagati gli effetti del perdono sulle relazioni lavorative e sul benessere di chi lo concede. Come evidenziano alcuni recenti studi nell’ambito delle relazioni intime, infatti, non sempre il perdono ha un impatto benefico, ma può avere conseguenze diverse a seconda delle circostanze. Inoltre, non sono mai state indagate le differenti dimensioni sottese al perdono (vendetta, evitamento e benevolenza) in relazione ad offese realmente sofferte sul luogo di lavoro. Il presente contributo mira quindi a rispondere a tre diversi interrogativi: (1) è possibile distinguere questi tre tipi di risposta alle offese realmente sperimentate dai lavoratori? (2) tali reazioni sono positivamente o negativamente associate all’attuale qualità della relazione con il collega che ha perpetrato l’offesa? (3) e al benessere generale e alla soddisfazione lavorativa del lavoratore che ne è rimasto vittima ? La ricerca condotta ha rilevato, in un campione di circa 600 lavoratori di aziende della provincia di Bergamo, le differenti dimensioni del perdono, la qualità della relazione vittima-offensore e il benessere della vittima, inteso sia come benessere generale sia come soddisfazione per il proprio lavoro; i partecipanti allo studio hanno risposto a un questionario facendo riferimento all’offesa più grave da loro subita negli ultimi due mesi. I risultati confermano la struttura tridimensionale del perdono e mostrano che la benevolenza è la risposta più positivamente associata alla qualità della relazione con l’offensore, mentre l’evitamento è associato ad essa in modo negativo; inoltre, la benevolenza è associata a maggior benessere e soddisfazione per il lavoro, attraverso la mediazione parziale della qualità della relazione.
(2015). Le offese sul luogo di lavoro: il perdono come risposta predittiva di benessere e di qualità della relazione [abstract]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/56932
Le offese sul luogo di lavoro: il perdono come risposta predittiva di benessere e di qualità della relazione
BRAMBILLA, Maria;PALEARI, Francesca Giorgia
2015-09-01
Abstract
Le offese subite sul luogo di lavoro rientrano tra gli eventi negativi che più frequentemente le persone sperimentano nei rapporti con gli altri. La letteratura psicosociale ha analizzato i predittori del perdono tra colleghi, ma restano ancora poco indagati gli effetti del perdono sulle relazioni lavorative e sul benessere di chi lo concede. Come evidenziano alcuni recenti studi nell’ambito delle relazioni intime, infatti, non sempre il perdono ha un impatto benefico, ma può avere conseguenze diverse a seconda delle circostanze. Inoltre, non sono mai state indagate le differenti dimensioni sottese al perdono (vendetta, evitamento e benevolenza) in relazione ad offese realmente sofferte sul luogo di lavoro. Il presente contributo mira quindi a rispondere a tre diversi interrogativi: (1) è possibile distinguere questi tre tipi di risposta alle offese realmente sperimentate dai lavoratori? (2) tali reazioni sono positivamente o negativamente associate all’attuale qualità della relazione con il collega che ha perpetrato l’offesa? (3) e al benessere generale e alla soddisfazione lavorativa del lavoratore che ne è rimasto vittima ? La ricerca condotta ha rilevato, in un campione di circa 600 lavoratori di aziende della provincia di Bergamo, le differenti dimensioni del perdono, la qualità della relazione vittima-offensore e il benessere della vittima, inteso sia come benessere generale sia come soddisfazione per il proprio lavoro; i partecipanti allo studio hanno risposto a un questionario facendo riferimento all’offesa più grave da loro subita negli ultimi due mesi. I risultati confermano la struttura tridimensionale del perdono e mostrano che la benevolenza è la risposta più positivamente associata alla qualità della relazione con l’offensore, mentre l’evitamento è associato ad essa in modo negativo; inoltre, la benevolenza è associata a maggior benessere e soddisfazione per il lavoro, attraverso la mediazione parziale della qualità della relazione.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
paleari_2015_palermo.pdf
accesso aperto
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
1.01 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.01 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo