Il fenomeno del welfare aziendale attraversa una stagione di particolare interesse in Italia. Sono diverse le aziende ad aver intrapreso delle iniziative sperimentali o ad aver perfezionato prassi consolidate e il crescente interesse scientifico sul tema pone la domanda circa un chiaro inquadramento del fenomeno e una sua precisa identificabilità. Obiettivo del presente lavoro è quello di offrire un approfondimento degli aspetti teorico-applicativi del welfare aziendale attraverso un tentativo di inquadramento concettuale e l’evidenziazione della sua innata valenza sociale. Il tema è stato analizzato attraverso l’approfondimento bibliografico, la ricerca e l’indagine di particolari casi aziendali. Il lavoro di ricerca è arricchito dal contributo offerto nel racconto dell’esperienza di uno specifico operatore del mercato del welfare aziendale che pone in luce i possibili sviluppi e i margini di ampliamento delle prassi ad oggi in essere. Emerge con chiarezza quanto sia fondamentale la diffusione di una cultura del welfare aziendale che incida sulla consapevolezza delle reali potenzialità di tale strumento. La possibilità di beneficio derivante dall’amplificarsi della diffusione del welfare aziendale in Italia ha una valenza trilaterale, assumendo natura di risorsa integrativa in termini di potere d’acquisto per i lavoratori, di leva motivazionale e competitiva per le imprese e di strumento sussidiario per il soggetto pubblico. Gli ultimi interventi normativi in sede di legge di bilancio 2016 hanno animato il dibattito attorno al tema confermando la particolare attenzione riservata dal legislatore, connotandone lo specifico orientamento ad una concezione di stampo economico. La comparazione con l’esperienza francese del CESU evidenzia come il coinvolgimento di una vasta platea di soggetti nella gestione dei bisogni socio-assistenziali e socio-sanitari in ottica sussidiaria possa portare particolare giovamento alle finanze pubbliche ed incrementare i livelli di efficienza e di efficacia nella risposta a nuove categorie di bisogno altrimenti non raggiunte dall’attore pubblico. In esito al presente contributo scientifico appare quanto mai opportuno il rafforzamento di tutte le possibili leve di diffusione delle prassi di welfare aziendale nel contesto italiano.
(2016). Il welfare aziendale in Italia: elementi applicativi di uno strumento trilaterale [doctoral thesis - tesi di dottorato]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/62251
Il welfare aziendale in Italia: elementi applicativi di uno strumento trilaterale
BUONO, EMMANUEL
2016-03-04
Abstract
Il fenomeno del welfare aziendale attraversa una stagione di particolare interesse in Italia. Sono diverse le aziende ad aver intrapreso delle iniziative sperimentali o ad aver perfezionato prassi consolidate e il crescente interesse scientifico sul tema pone la domanda circa un chiaro inquadramento del fenomeno e una sua precisa identificabilità. Obiettivo del presente lavoro è quello di offrire un approfondimento degli aspetti teorico-applicativi del welfare aziendale attraverso un tentativo di inquadramento concettuale e l’evidenziazione della sua innata valenza sociale. Il tema è stato analizzato attraverso l’approfondimento bibliografico, la ricerca e l’indagine di particolari casi aziendali. Il lavoro di ricerca è arricchito dal contributo offerto nel racconto dell’esperienza di uno specifico operatore del mercato del welfare aziendale che pone in luce i possibili sviluppi e i margini di ampliamento delle prassi ad oggi in essere. Emerge con chiarezza quanto sia fondamentale la diffusione di una cultura del welfare aziendale che incida sulla consapevolezza delle reali potenzialità di tale strumento. La possibilità di beneficio derivante dall’amplificarsi della diffusione del welfare aziendale in Italia ha una valenza trilaterale, assumendo natura di risorsa integrativa in termini di potere d’acquisto per i lavoratori, di leva motivazionale e competitiva per le imprese e di strumento sussidiario per il soggetto pubblico. Gli ultimi interventi normativi in sede di legge di bilancio 2016 hanno animato il dibattito attorno al tema confermando la particolare attenzione riservata dal legislatore, connotandone lo specifico orientamento ad una concezione di stampo economico. La comparazione con l’esperienza francese del CESU evidenzia come il coinvolgimento di una vasta platea di soggetti nella gestione dei bisogni socio-assistenziali e socio-sanitari in ottica sussidiaria possa portare particolare giovamento alle finanze pubbliche ed incrementare i livelli di efficienza e di efficacia nella risposta a nuove categorie di bisogno altrimenti non raggiunte dall’attore pubblico. In esito al presente contributo scientifico appare quanto mai opportuno il rafforzamento di tutte le possibili leve di diffusione delle prassi di welfare aziendale nel contesto italiano.File | Dimensione del file | Formato | |
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