La presente ricerca indaga la possibilità di teorizzare un nuovo e differente modello di Welfare per il nostro ordinamento, alla luce delle tendenze evolutive individuate nell’odierno sistema di protezione sociale. Il c.d. “Welfare della persona”, basato su di un pardigma nettamente differente da quello che muove l’attuale sistema di benessere sociale, dovrebbe porsi, quale obiettivo, quello dell’inclusività e dell’investimento sociale, sostenendo la persona anche attraverso la sua partecipazione universale al mercato del lavoro. A tale conclusione si è giunti portando avanti due diversi filoni d’indagine. Il primo ha coinciso con l’analisi della definizione di Welfare State, data dalla letteratura in campo giuridico, economico e sociale e l’individuazione dei principi costituzionali, storici ed emergenti, sottesi al sistema stesso. Il secondo, invece, ha avuto ad oggetto lo studio di una delle tendenze che l’attuale sistema di protezione sociale ha mostrato sempre più di avere nell’ultimo decennio, vale a dire la devoluzione di parte dei suoi compiti di tutela ad enti ed attori privati. Questa propensione è emersa, in modo netto, nel campo del sostegno al reddito, dove la bilateralità e le sue attitudini sono state individuate quali possibili strumenti sistematici per un ampliamento, in chiave universalistica, della tutela approntata dagli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto. Sulla base dei risultati emersi, si è proceduto con una ricognizione delle spinte esogene che incidono sull’attuale sistema di protezione sociale, quali sono i cambiamenti demografici, l’evoluzione dei processi tecnologici e la crisi economica, e delle critiche mosse all’attuale modello, da molti definito disorganico e non pienamente rispettoso dei principi di uguaglianza e di solidarietà, al fine di poterci chiedere, se le tendenze dimostrate dal sistema degli ammortizzatori sociali potessero connotare l’intero sistema di di protezione sociale, e in caso affermativo, quali caratteristiche il nuovo modello di Welfare della persona avrebbe dovuto avere per essere in grado di tutelare i cittadini anche contro i c.d. “nuovi rischi sociali”.
(2016). WELFARE STATE E SOSTEGNO AL REDDITO TRA UNIVERSALITA’ DELLE PRESTAZIONI E BILATERALITA’ [doctoral thesis - tesi di dottorato]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/62253
WELFARE STATE E SOSTEGNO AL REDDITO TRA UNIVERSALITA’ DELLE PRESTAZIONI E BILATERALITA’
DEL DUCA, DANIELA
2016-03-04
Abstract
La presente ricerca indaga la possibilità di teorizzare un nuovo e differente modello di Welfare per il nostro ordinamento, alla luce delle tendenze evolutive individuate nell’odierno sistema di protezione sociale. Il c.d. “Welfare della persona”, basato su di un pardigma nettamente differente da quello che muove l’attuale sistema di benessere sociale, dovrebbe porsi, quale obiettivo, quello dell’inclusività e dell’investimento sociale, sostenendo la persona anche attraverso la sua partecipazione universale al mercato del lavoro. A tale conclusione si è giunti portando avanti due diversi filoni d’indagine. Il primo ha coinciso con l’analisi della definizione di Welfare State, data dalla letteratura in campo giuridico, economico e sociale e l’individuazione dei principi costituzionali, storici ed emergenti, sottesi al sistema stesso. Il secondo, invece, ha avuto ad oggetto lo studio di una delle tendenze che l’attuale sistema di protezione sociale ha mostrato sempre più di avere nell’ultimo decennio, vale a dire la devoluzione di parte dei suoi compiti di tutela ad enti ed attori privati. Questa propensione è emersa, in modo netto, nel campo del sostegno al reddito, dove la bilateralità e le sue attitudini sono state individuate quali possibili strumenti sistematici per un ampliamento, in chiave universalistica, della tutela approntata dagli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto. Sulla base dei risultati emersi, si è proceduto con una ricognizione delle spinte esogene che incidono sull’attuale sistema di protezione sociale, quali sono i cambiamenti demografici, l’evoluzione dei processi tecnologici e la crisi economica, e delle critiche mosse all’attuale modello, da molti definito disorganico e non pienamente rispettoso dei principi di uguaglianza e di solidarietà, al fine di poterci chiedere, se le tendenze dimostrate dal sistema degli ammortizzatori sociali potessero connotare l’intero sistema di di protezione sociale, e in caso affermativo, quali caratteristiche il nuovo modello di Welfare della persona avrebbe dovuto avere per essere in grado di tutelare i cittadini anche contro i c.d. “nuovi rischi sociali”.File | Dimensione del file | Formato | |
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