Il saggio intende proporre alcuni elementi di riflessione sulle profonde modificazioni che il complesso percorso della cittadinanza in Argentina ha vissuto in particolare in seguito alla frattura prodotta dall’ultima dittatura militare e la successiva ricomposizione e riarticolazione durante i successivi processi di transizione alla democrazia. Processi che hanno visto una pluralità di istanze per molti versi inedita, che testimonia la vivacità di una società civile in precedenza schiacciata nell’esercizio dei diritti umani più elementari e legata a nuove linee ideali di alleanze e ad appartenenze comuni fondate sull’etnia, il genere, la difesa dell’ambiente. In particolare, si vorrebbe prestare attenzione seppur in termini estremamente sintetici all’evoluzione del genere come categoria della politica, inteso nella duplice accezione di tensione astratta ai diritti delle donne e di partecipazione effettiva della componente femminile nelle nuove istituzioni democratiche. L’esempio argentino delle quote rosa in politica, poi seguito da molti altri casi paese, ci induce pertanto a rileggere il cosiddetto “decennio perduto” latinoamericano come genesi di un processo nuovo e originale di riformulazione della cittadinanza. In questo senso, l’America Latina rappresenterebbe non più una sorta di specchio distorto del percorso occidentale, bensì un laboratorio creativo cui guardare con attenzione nella fase attuale.

(2017). Metamorfosi della cittadinanza in Argentina . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/103332

Metamorfosi della cittadinanza in Argentina

CALANDRA, Benedetta
2017-11-01

Abstract

Il saggio intende proporre alcuni elementi di riflessione sulle profonde modificazioni che il complesso percorso della cittadinanza in Argentina ha vissuto in particolare in seguito alla frattura prodotta dall’ultima dittatura militare e la successiva ricomposizione e riarticolazione durante i successivi processi di transizione alla democrazia. Processi che hanno visto una pluralità di istanze per molti versi inedita, che testimonia la vivacità di una società civile in precedenza schiacciata nell’esercizio dei diritti umani più elementari e legata a nuove linee ideali di alleanze e ad appartenenze comuni fondate sull’etnia, il genere, la difesa dell’ambiente. In particolare, si vorrebbe prestare attenzione seppur in termini estremamente sintetici all’evoluzione del genere come categoria della politica, inteso nella duplice accezione di tensione astratta ai diritti delle donne e di partecipazione effettiva della componente femminile nelle nuove istituzioni democratiche. L’esempio argentino delle quote rosa in politica, poi seguito da molti altri casi paese, ci induce pertanto a rileggere il cosiddetto “decennio perduto” latinoamericano come genesi di un processo nuovo e originale di riformulazione della cittadinanza. In questo senso, l’America Latina rappresenterebbe non più una sorta di specchio distorto del percorso occidentale, bensì un laboratorio creativo cui guardare con attenzione nella fase attuale.
nov-2017
Calandra, Benedetta
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