La 'funzione Shakespeare' nell'Ottocento italiano ed europeo

This essay reconstructs the history of Shakespeare’s reception in Europe, and mainly in Italy, between the 18th and 19th century. The author demonstrates that, despite all interpretative deformations, trivializations and unfaithful translations of his plays and tragedies, Shakespeare and his works represented a touchstone for the elaboration of romantic aesthetic theories that aimed at renovating literature and art as a whole.

Il saggio ripercorre la storia della ricezione di Shakespeare in Europa e, in particolare, in Italia tra Sette e Ottocento. L'autore mostra come, al di là delle deformazioni interpretative, delle banalizzazioni e delle infedeltà all’opera originale del Bardo, specie in sede traduttiva, il drammaturgo inglese e la sua opera costituiscano per i romantici un termine di confronto imprescindibile per l’elaborazione di una moderna teoria estetica che rinnovi e rifondi lo statuto dell’arte tutta. Senza questo Shakespeare tradito, travisato e per certi versi umiliato, e senza la rilettura, strumentale e attualizzante, che della sua grammatica drammaturgica offrono i letterati di primo Ottocento, il nostro romanticismo non sarebbe stato ciò che è stato.