Questo testo intende offrire qualche risposta a chi ha incontrato, per ragioni professionali o personali, bambini con disabilità motoria, e ha fatto l’indimenticabile e quasi alienante esperienza di coglierne l’innato spirito dell’infanzia – il desiderio di libertà, la curiosità, la voglia di giocare – e di non riuscire a farsi mediatore sufficientemente buono per realizzare ed esaudire questi desideri: a causa delle limitazioni funzionali del bambino, che talvolta appaiono insormontabili, a causa della propria inadeguatezza a rispondervi efficacemente. Le tecnologie educative e assistive, in tutte le loro possibili declinazioni, possono svolgere un ruolo fondamentale in questo senso: non si tratta solo di conoscere i prodotti, o i modi per identificarli e trovarli, ma occorre anche approfondire le modalità per sceglierli e proporli al bambino, e le metodologie per introdurli in attività educative, riabilitative o, “semplicemente”, ludiche. Tentativi, esperienze e progetti in questo settore sono già stati avviati e condotti almeno negli ultimi dieci anni: da questi, e dalle riflessioni che ne sono scaturite, sia sul piano scientifico che su quello produttivo e dello sviluppo, per esempio nel design, trae le sue fonti questo lavoro, che vede tra l’altro il coinvolgimento diretto di alcune fra le persone più attive in questo settore in Italia.

(2010). Gioco e giocattoli per il bambino con disabilità motoria [edited book - curatela]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/112606

Gioco e giocattoli per il bambino con disabilità motoria

Besio, Serenella
2010-01-01

Abstract

Questo testo intende offrire qualche risposta a chi ha incontrato, per ragioni professionali o personali, bambini con disabilità motoria, e ha fatto l’indimenticabile e quasi alienante esperienza di coglierne l’innato spirito dell’infanzia – il desiderio di libertà, la curiosità, la voglia di giocare – e di non riuscire a farsi mediatore sufficientemente buono per realizzare ed esaudire questi desideri: a causa delle limitazioni funzionali del bambino, che talvolta appaiono insormontabili, a causa della propria inadeguatezza a rispondervi efficacemente. Le tecnologie educative e assistive, in tutte le loro possibili declinazioni, possono svolgere un ruolo fondamentale in questo senso: non si tratta solo di conoscere i prodotti, o i modi per identificarli e trovarli, ma occorre anche approfondire le modalità per sceglierli e proporli al bambino, e le metodologie per introdurli in attività educative, riabilitative o, “semplicemente”, ludiche. Tentativi, esperienze e progetti in questo settore sono già stati avviati e condotti almeno negli ultimi dieci anni: da questi, e dalle riflessioni che ne sono scaturite, sia sul piano scientifico che su quello produttivo e dello sviluppo, per esempio nel design, trae le sue fonti questo lavoro, che vede tra l’altro il coinvolgimento diretto di alcune fra le persone più attive in questo settore in Italia.
curatela (libro)
2010
Besio, Serenella
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