Testi pubblicitari ostaligici. Una breve analisi semiotica

Since few years after the German Reunification and the fall of the Iron Curtain, many studies have dealt with what is commonly understood, today, under the term Ostalgie. Historical, economic, sociological, literary as well as ethnographic researches have focussed on the different ways many East Europeans have been developing widespread forms of nostalgia for their recent Socialist past. In spite of an extremely-differentiated scientific interest for the current elaboration of Socialist heritage, however, Ostalgie has not been sufficiently considered by means of semiotics yet. Through the analysis of (n)ostalgic East-German advertisements of the Nineties, this paper aims to exemplify how semiotics can contribute to a better understanding of the relation between texts and culture. If basic ad slogans can be highly representative of the social context which produced them, semiotics must investigate how even such short texts succeed in textualising culture.

Successivamente alla dissoluzione della Cortina di Ferro numerosi studi si sono dedicati all’analisi di quanto, oggi, risulta comunemente definito e accettato con il temine Ostalgie. Ricerche di carattere storico, sociologico, letterario ed etnografico hanno indagato il senso di profonda nostalgia che molti Europei dell’Est avvertono per il proprio recente passato. Tuttavia, sebbene l’interesse scientifico per l’attuale elaborazione dell’eredità socialista appaia estremamente diversificato, il fenomeno della Ostalgie non risulta ancora sufficientemente considerato dalla semiotica. Attraverso l’analisi di (n)ostalgiche pubblicità tedesco-orientali degli anni Novanta, ci si propone qui di esemplificare come la semiotica possa contribuire alla comprensione della relazione tra testi e cultura. Se gli slogan pubblicitari possono essere estremamente rappresentativi del contesto sociale che li ha prodotti, la semiotica deve indagare il modo in cui anche tali brevissimi testi riescono a testualizzare efficacemente la cultura.