L’estensione del concetto di patrimonio culturale anche all’ambiente urbano e al paesaggio ha portato ad intensificare l’attenzione verso tematiche e oggetti prima assolutamente trascurati. Alla tradizionale definizione di monumento, oggi si affianca infatti anche la nuova idea di monumento industriale, resto fisico del fenomeno produttivo e oggetto della civiltà materiale che lo ha prodotto. Tale acquisizione concettuale, frutto della consapevolezza che anche gli oggetti della produzione industriale e il contesto ambientale entro cui sono inseriti costituiscono valore culturale, ci porta ad avere una visione molto più complessa dell’ambito all’interno del quale si manifestano le diverse realtà costruite storiche. La pubblicazione del Landscape character assessment. Guidance for England and Scotlandl ha portato alla codifica degli elementi che inducono alla riflessione sull’idea di paesaggio, includendo come fattore discriminante quello della percezione umana dell’ambiente. Se, infatti, il concetto di territorio denota una porzione definita della Terra con caratteristiche di tipo morfologico, ambientale, geografico, amministrativo, il concetto di paesaggio coinvolge una molteplicità di aspetti: naturali, antropici e, appunto, soggettivo - percettivi. Dall’inclusione della percezione umana scaturisce l’idea secondo cui il paesaggio è un costrutto culturale, risultato dell’interpretazione del territorio da parte di chi lo osserva, lo studia, lo vive e lo rappresenta. Nello specifico, il paesaggio industriale è dunque la forma che l’uomo nel corso e ai fini delle sue attività agricole ed industriali coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale o agricolo. L’indagine archivistico-bibliografica, unita al rilievo e alla rappresentazione grafica degli elementi che compongono il sistema solfifero di Floristella-Grottacalda nel territorio di Enna, è stata finalizzata alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico industriale e paesaggistico ambientale con lo scopo di preservare la conoscenza e la memoria di una delle fasi di maggiore sviluppo della civiltà locale, incitando a preservarne le testimonianze essenziali, in un periodo post-industriale tendenzialmente poco favorevole alla loro conservazione.
(2014). Il complesso solfifero di Floristella-Grottacalda. Conoscenza, comprensione e comunicazione del paesaggio industriale dismesso del sito minerario di Floristella-Grottacalda [journal article - articolo]. In AGORÀ. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/116264
Il complesso solfifero di Floristella-Grottacalda. Conoscenza, comprensione e comunicazione del paesaggio industriale dismesso del sito minerario di Floristella-Grottacalda
Cardaci, Alessio;Indelicato, Davide;Versaci, Antonella
2014-01-01
Abstract
L’estensione del concetto di patrimonio culturale anche all’ambiente urbano e al paesaggio ha portato ad intensificare l’attenzione verso tematiche e oggetti prima assolutamente trascurati. Alla tradizionale definizione di monumento, oggi si affianca infatti anche la nuova idea di monumento industriale, resto fisico del fenomeno produttivo e oggetto della civiltà materiale che lo ha prodotto. Tale acquisizione concettuale, frutto della consapevolezza che anche gli oggetti della produzione industriale e il contesto ambientale entro cui sono inseriti costituiscono valore culturale, ci porta ad avere una visione molto più complessa dell’ambito all’interno del quale si manifestano le diverse realtà costruite storiche. La pubblicazione del Landscape character assessment. Guidance for England and Scotlandl ha portato alla codifica degli elementi che inducono alla riflessione sull’idea di paesaggio, includendo come fattore discriminante quello della percezione umana dell’ambiente. Se, infatti, il concetto di territorio denota una porzione definita della Terra con caratteristiche di tipo morfologico, ambientale, geografico, amministrativo, il concetto di paesaggio coinvolge una molteplicità di aspetti: naturali, antropici e, appunto, soggettivo - percettivi. Dall’inclusione della percezione umana scaturisce l’idea secondo cui il paesaggio è un costrutto culturale, risultato dell’interpretazione del territorio da parte di chi lo osserva, lo studia, lo vive e lo rappresenta. Nello specifico, il paesaggio industriale è dunque la forma che l’uomo nel corso e ai fini delle sue attività agricole ed industriali coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale o agricolo. L’indagine archivistico-bibliografica, unita al rilievo e alla rappresentazione grafica degli elementi che compongono il sistema solfifero di Floristella-Grottacalda nel territorio di Enna, è stata finalizzata alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico industriale e paesaggistico ambientale con lo scopo di preservare la conoscenza e la memoria di una delle fasi di maggiore sviluppo della civiltà locale, incitando a preservarne le testimonianze essenziali, in un periodo post-industriale tendenzialmente poco favorevole alla loro conservazione.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
2014 - Agorà 50.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
820.38 kB
Formato
Adobe PDF
|
820.38 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo