La centralità della religione nella vita pubblica delle società contemporanee è dimostrata, nel caso particolare dell’Italia, dal modo con cui si è articolata e sviluppata la discussione sui temi bioetici (inizio e #ne vita, aborto, eutanasia), sui simboli religiosi e i luoghi di culto (con particolare riferimento all’Islam), sui rapporti tra educazione e religione o sul riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Diversamente da quanto accade in altri Paesi europei, le posizioni sostenute su questi argomenti dalla Chiesa cattolica sono state ampiamente riprese e strumentalizzate dalle forze politiche e hanno trovato accoglienza e attenzione in settori politici molti diversi tra di loro, mostrando così come in Italia la distinzione destra/sinistra non sia per nulla sovrapponibile a quella cattolici/laici. Ma il dibattito italiano su questi delicati argomenti, peraltro molto altalenante nel tempo, dimostra anche l’esistenza di almeno due diverse declinazioni, anch’esse politicamente trasversali, del cattolicesimo politico: quella ‘centrista’, che accetta il pluralismo e le differenze, almeno finché non si mettono in discussione valori e istituzioni considerati fondamentali come la famiglia, e quella ‘civilizational’, che si muove in un contesto di tendenziale rifiuto del pluralismo e dell’alterità, non solo proponendo politiche di chiusura verso minoranze religiose o di genere, ma anche utilizzando in modo deliberato un linguaggio politicamente scorretto e talvolta aggressivo.
(2016). Cattolici, laici o multiculturalisti? La religione nel dibattito pubblico italiano [journal article - articolo]. In RIVISTA DI POLITICA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/118064
Cattolici, laici o multiculturalisti? La religione nel dibattito pubblico italiano
Giorgi, Alberta;
2016-01-01
Abstract
La centralità della religione nella vita pubblica delle società contemporanee è dimostrata, nel caso particolare dell’Italia, dal modo con cui si è articolata e sviluppata la discussione sui temi bioetici (inizio e #ne vita, aborto, eutanasia), sui simboli religiosi e i luoghi di culto (con particolare riferimento all’Islam), sui rapporti tra educazione e religione o sul riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Diversamente da quanto accade in altri Paesi europei, le posizioni sostenute su questi argomenti dalla Chiesa cattolica sono state ampiamente riprese e strumentalizzate dalle forze politiche e hanno trovato accoglienza e attenzione in settori politici molti diversi tra di loro, mostrando così come in Italia la distinzione destra/sinistra non sia per nulla sovrapponibile a quella cattolici/laici. Ma il dibattito italiano su questi delicati argomenti, peraltro molto altalenante nel tempo, dimostra anche l’esistenza di almeno due diverse declinazioni, anch’esse politicamente trasversali, del cattolicesimo politico: quella ‘centrista’, che accetta il pluralismo e le differenze, almeno finché non si mettono in discussione valori e istituzioni considerati fondamentali come la famiglia, e quella ‘civilizational’, che si muove in un contesto di tendenziale rifiuto del pluralismo e dell’alterità, non solo proponendo politiche di chiusura verso minoranze religiose o di genere, ma anche utilizzando in modo deliberato un linguaggio politicamente scorretto e talvolta aggressivo.File | Dimensione del file | Formato | |
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