This essay retraces the history of the critical reception of Camillo Boito’s literary production (Gite di un artista, Storielle vane, Senso. Nuove storielle vane, Il maestro di setticlavio), from contemporary reviews to the recent studies released on the occasion of the first centenary of his death (2014). Due to their apparently occasional nature, Boito’s short stories have long been excluded from Italian literary canon. Only in the second post war period, after Giorgio Bassani’s edition (1945) and thanks to the international success attained by Luchino Visconti with his film adaptation of Senso (1954), critics have shown a renewed and constant interest in Boito’s novellas. Among the main issues in the debate about his literary works are his relation to Italian Scapigliatura, his personal concept of realism and the intermedial nature of his narrative production.
Il saggio ricostruisce la fortuna del Camillo Boito narratore (Gite di un artista, Storielle vane, Senso. Nuove storielle vane, Il maestro di setticlavio) nella critica letteraria, a partire dalle recensioni coeve e fino alle più recenti acquisizioni critiche prodotte in occasione del primo centenario della sua morte (2014). Per lungo tempo i racconti di Boito sono stati tenuti al margine del canone letterario in ragione del loro apparente carattere occasionale. Solo dopo la Seconda guerra mondiale, in seguito al rilancio editoriale tentato da Giorgio Bassani e al successo internazionale ottenuto dall'adattamento cinematografico di Senso per la regia di Luchino Visconti (1954), la critica ha mostrato un nuovo e sempre rinnovato interesse per la produzione novellistica di Boito. Tra le maggiori e più dibattute questioni intorno al suo magistero letterario sono il suo rapporto con la Scapigliatura, la sua personale versione del realismo tardo-ottocentesco e il carattere intermediale della sua produzione narrativa.
(2018). Situazione degli studi letterari su Camillo Boito (2017) . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/118602
Situazione degli studi letterari su Camillo Boito (2017)
Sirtori, Marco
2018-01-01
Abstract
This essay retraces the history of the critical reception of Camillo Boito’s literary production (Gite di un artista, Storielle vane, Senso. Nuove storielle vane, Il maestro di setticlavio), from contemporary reviews to the recent studies released on the occasion of the first centenary of his death (2014). Due to their apparently occasional nature, Boito’s short stories have long been excluded from Italian literary canon. Only in the second post war period, after Giorgio Bassani’s edition (1945) and thanks to the international success attained by Luchino Visconti with his film adaptation of Senso (1954), critics have shown a renewed and constant interest in Boito’s novellas. Among the main issues in the debate about his literary works are his relation to Italian Scapigliatura, his personal concept of realism and the intermedial nature of his narrative production.File | Dimensione del file | Formato | |
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