This paper examines the reception of the Biblical text on the Creation of the world, and its comparison with the basically anti-creationist classical philosophical tradition, in the span of time between St. Paul’s "Areopagus speech" (50 CE, see Acts of the Apostles 17) and the nine Homilies on the Genesis of St. Basil (377 CE). In the light of references to Philo of Alexandria, Origen, and others, the text emphasizes the different contexts and the different aims of the creationist speech, whose acceptance at the end of the 4th century – when Christianity as a “State religion" triumphed – also involves a peculiar valorization of the philological method and paideia of classical origin.

Il testo prende in esame la ricezione del testo biblico sulla Creazione del mondo, e il suo confronto con la tradizione filosofica classica, fondamentalmente anti-creazionista, nell’arco di tempo intercorrente tra il “discorso dell’Areopago” di san Paolo (del 50 d.C.: vd. Atti degli Apostoli 17) e le nove Omelie sulla Genesi di san Basilio (del 377). Grazie anche a riferimenti ad altri autori, come per es. Filone di Alessandria e Origene, vengono sottolineati i diversi contesti e le diverse finalità del discorso creazionista, la cui accettazione a fine IV secolo, solidale al trionfo del Cristianesimo come “religione di Stato”, comporta anche una peculiare valorizzazione del metodo filologico e della paideia di matrice classica.

(2018). "Le meraviglie del giorno": il mondo creato, dal discorso dell'Areopago al primo Esamerone [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/119006

"Le meraviglie del giorno": il mondo creato, dal discorso dell'Areopago al primo Esamerone

Cesaretti, Paolo
2018-01-01

Abstract

This paper examines the reception of the Biblical text on the Creation of the world, and its comparison with the basically anti-creationist classical philosophical tradition, in the span of time between St. Paul’s "Areopagus speech" (50 CE, see Acts of the Apostles 17) and the nine Homilies on the Genesis of St. Basil (377 CE). In the light of references to Philo of Alexandria, Origen, and others, the text emphasizes the different contexts and the different aims of the creationist speech, whose acceptance at the end of the 4th century – when Christianity as a “State religion" triumphed – also involves a peculiar valorization of the philological method and paideia of classical origin.
articolo
2018
Il testo prende in esame la ricezione del testo biblico sulla Creazione del mondo, e il suo confronto con la tradizione filosofica classica, fondamentalmente anti-creazionista, nell’arco di tempo intercorrente tra il “discorso dell’Areopago” di san Paolo (del 50 d.C.: vd. Atti degli Apostoli 17) e le nove Omelie sulla Genesi di san Basilio (del 377). Grazie anche a riferimenti ad altri autori, come per es. Filone di Alessandria e Origene, vengono sottolineati i diversi contesti e le diverse finalità del discorso creazionista, la cui accettazione a fine IV secolo, solidale al trionfo del Cristianesimo come “religione di Stato”, comporta anche una peculiare valorizzazione del metodo filologico e della paideia di matrice classica.
Cesaretti, Paolo
(2018). "Le meraviglie del giorno": il mondo creato, dal discorso dell'Areopago al primo Esamerone [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/119006
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