L’A. affronta il delicato tema della certificazione delle competenze, quale nuova “Istituzione” del mercato del lavoro e strumento di raccordo tra i mercati interni e i mercati esterni del lavoro. Trattasi di un sistema che intende dare realmente valore alla persona del lavoratore, rendendo tracciabili e dimostrabili le conoscenze maturate nei diversi ambiti di apprendimento. L’assenza di un efficace dialogo tra il legislatore e i protagonisti del sistema di relazioni industriali purtroppo ne sta rallentando notevolmente l’operatività. La certificazione delle competenze potrebbe realmente costituire un quadro regolatorio innovativo del mercato del lavoro perché ufficializza la valorizzazione degli apprendimenti e delle relative competenze che caratterizzano la persona del lavoratore quale forma di supporto alla ricerca di un lavoro (occupabilità). Diviene necessario, anche in un’ottica europeista, progettare un’operatività tra le competenze certificabili e la contrattazione collettiva al fine di creare delle declaratorie metodologiche, utili a riconoscere la professionalità del lavoratore quale moneta di scambio nel contratto individuale di lavoro.
(2017). Occupabilità e produttività del lavoro: il nodo della certificazione delle competenze [journal article - articolo]. In DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/122665
Occupabilità e produttività del lavoro: il nodo della certificazione delle competenze
Simoncini, Gina Rosamarì
2017-01-01
Abstract
L’A. affronta il delicato tema della certificazione delle competenze, quale nuova “Istituzione” del mercato del lavoro e strumento di raccordo tra i mercati interni e i mercati esterni del lavoro. Trattasi di un sistema che intende dare realmente valore alla persona del lavoratore, rendendo tracciabili e dimostrabili le conoscenze maturate nei diversi ambiti di apprendimento. L’assenza di un efficace dialogo tra il legislatore e i protagonisti del sistema di relazioni industriali purtroppo ne sta rallentando notevolmente l’operatività. La certificazione delle competenze potrebbe realmente costituire un quadro regolatorio innovativo del mercato del lavoro perché ufficializza la valorizzazione degli apprendimenti e delle relative competenze che caratterizzano la persona del lavoratore quale forma di supporto alla ricerca di un lavoro (occupabilità). Diviene necessario, anche in un’ottica europeista, progettare un’operatività tra le competenze certificabili e la contrattazione collettiva al fine di creare delle declaratorie metodologiche, utili a riconoscere la professionalità del lavoratore quale moneta di scambio nel contratto individuale di lavoro.File | Dimensione del file | Formato | |
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