L’identità ambientale e storico–culturale di un territorio appare essere la risorsa rara e di valore intorno a cui costruire un distretto turistico. Effettivamente, la presenza di un monumento di straordinario pregio storico e artistico o l’accesso a percorsi naturalistici di eccezionale merito sovente divengono delle risorse magnete, nel senso che attraggono e catalizzano l’attenzione di un ampio target di domanda. Nonostante l’importanza delle risorse magnete per l’attrattività di un territorio, tale capacità appare solo potenziale. Infatti, l’attrattività di un territorio è definita dalle risorse magnete se opportunamente combinate con altre risorse complementari, quali la qualità dell’artigianato locale, le particolarità enogastronomiche del territorio, la qualità dell’ospitalità e della ristorazione. Mentre le risorse magnete e quelle complementari costituiscono la base per la valorizzazione dell’identità turistico–territoriale, la fruizione dei servizi turistici richiede altresì la costruzione di un sistema efficace per la gestione dei flussi turistici stessi (un set di risorse abilitanti). Da questa breve premessa, gli autori elaborano un resource–based framework interpretativo delle condizioni e dei meccanismi istituzionali capaci di accrescere l’attrattività turistica di un distretto (con particolare riferimento al distretto del barocco siciliano). Tale framework, utile per l’individuazione delle risorse in grado di accrescere l’attrattività turistica di un territorio, si presenta anche coerente con un approccio sistemico e responsabile al turismo. All’uomo di oggi è richiesto di «coltivare e custodire il giardino del mondo» (Papa Francesco, Laudato si’, n. 67): mentre, scrive Papa Francesco, coltivare «significa arare o lavorare un terreno» cioè, nell’ambito dei distretti turistici, accrescere la dotazione di risorse (magnete, complementari e abilitanti) utili ad aumentare l’attrattività di un territorio, l’atto di custodire — continua il Papa — richiede di «proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare» affinché soprattutto le risorse magnete non si deteriorino nel tempo. Questa ricerca, svolta nell’ambito del progetto PON03PE_00214_3, presenta un resource–based framework utile per la gestione del distretto turistico del barocco siciliano in modo sistemico e responsabile. L’obiettivo della ricerca è perseguito secondo due modalità complementari: da un lato, si propone un multiple case study che consideri due itinerari del distretto del barocco; dall’altro, si propongono alcune intuizioni concettuali e pratiche che emergono dalla discussione dei casi. Un particolare focus del lavoro è sulle risorse abilitanti e, più in dettaglio, su come talune soluzioni informatiche possano favorire la fruizione e l’esplorazione aumentata di risorse magnete, quali i beni culturali del barocco della Val di Noto.
(2018). Un approccio resource-based per la gestione responsabile e sostenibile dei distretti turistici . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/123637
Un approccio resource-based per la gestione responsabile e sostenibile dei distretti turistici
Picone, Pasquale Massimo
2018-01-01
Abstract
L’identità ambientale e storico–culturale di un territorio appare essere la risorsa rara e di valore intorno a cui costruire un distretto turistico. Effettivamente, la presenza di un monumento di straordinario pregio storico e artistico o l’accesso a percorsi naturalistici di eccezionale merito sovente divengono delle risorse magnete, nel senso che attraggono e catalizzano l’attenzione di un ampio target di domanda. Nonostante l’importanza delle risorse magnete per l’attrattività di un territorio, tale capacità appare solo potenziale. Infatti, l’attrattività di un territorio è definita dalle risorse magnete se opportunamente combinate con altre risorse complementari, quali la qualità dell’artigianato locale, le particolarità enogastronomiche del territorio, la qualità dell’ospitalità e della ristorazione. Mentre le risorse magnete e quelle complementari costituiscono la base per la valorizzazione dell’identità turistico–territoriale, la fruizione dei servizi turistici richiede altresì la costruzione di un sistema efficace per la gestione dei flussi turistici stessi (un set di risorse abilitanti). Da questa breve premessa, gli autori elaborano un resource–based framework interpretativo delle condizioni e dei meccanismi istituzionali capaci di accrescere l’attrattività turistica di un distretto (con particolare riferimento al distretto del barocco siciliano). Tale framework, utile per l’individuazione delle risorse in grado di accrescere l’attrattività turistica di un territorio, si presenta anche coerente con un approccio sistemico e responsabile al turismo. All’uomo di oggi è richiesto di «coltivare e custodire il giardino del mondo» (Papa Francesco, Laudato si’, n. 67): mentre, scrive Papa Francesco, coltivare «significa arare o lavorare un terreno» cioè, nell’ambito dei distretti turistici, accrescere la dotazione di risorse (magnete, complementari e abilitanti) utili ad aumentare l’attrattività di un territorio, l’atto di custodire — continua il Papa — richiede di «proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare» affinché soprattutto le risorse magnete non si deteriorino nel tempo. Questa ricerca, svolta nell’ambito del progetto PON03PE_00214_3, presenta un resource–based framework utile per la gestione del distretto turistico del barocco siciliano in modo sistemico e responsabile. L’obiettivo della ricerca è perseguito secondo due modalità complementari: da un lato, si propone un multiple case study che consideri due itinerari del distretto del barocco; dall’altro, si propongono alcune intuizioni concettuali e pratiche che emergono dalla discussione dei casi. Un particolare focus del lavoro è sulle risorse abilitanti e, più in dettaglio, su come talune soluzioni informatiche possano favorire la fruizione e l’esplorazione aumentata di risorse magnete, quali i beni culturali del barocco della Val di Noto.File | Dimensione del file | Formato | |
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