Pervasiva presenza nell’iconografia e nell’immaginario dell’Inghilterra settecentesca, promotore di una pittura e un’estetica moderne, empiriste, insulari, William Hogarth (1697-1764) ci è noto soprattutto per i contatti – e le reciproche influenze – con ‘grandi’ della letteratura quali Addison, Fielding, Sterne. E se la sua attività culturale, variegata commistione di pratiche artistiche e letterarie, meritasse oggi di essere analizzata, secondo l’espressione stessa dell’autore, nel suo esito programmatico, il famoso (e polemico) trattato The Analysis of Beauty? Di quest’opera il saggio considera inediti aspetti tematici e retorici, tecniche argomentative, intenti ed effetti, ragioni di salienza e persistenza nella modernità, al fine di restituirle una densità critica ed epistemica spesso offuscata da un banale pulviscolo ‘coloristico’. Di qui un confronto con categorie e strumenti del pensiero odierno – intelligenza strategica, flessibilità, seduzione, erotica – che mira a riaffermare la complessità del pensiero hogarthiano, giocata su un raffinato e paradossale rapporto ‘serpentino’ fra ontologia e fruizione della bellezza, fra linee analitiche, morfologie intricate e intrighi ermeneutici.
(2003). Linee, intrichi, intrighi. Sull'estetica di William Hogarth . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/124187
Linee, intrichi, intrighi. Sull'estetica di William Hogarth
Consonni, Stefania
2003-01-01
Abstract
Pervasiva presenza nell’iconografia e nell’immaginario dell’Inghilterra settecentesca, promotore di una pittura e un’estetica moderne, empiriste, insulari, William Hogarth (1697-1764) ci è noto soprattutto per i contatti – e le reciproche influenze – con ‘grandi’ della letteratura quali Addison, Fielding, Sterne. E se la sua attività culturale, variegata commistione di pratiche artistiche e letterarie, meritasse oggi di essere analizzata, secondo l’espressione stessa dell’autore, nel suo esito programmatico, il famoso (e polemico) trattato The Analysis of Beauty? Di quest’opera il saggio considera inediti aspetti tematici e retorici, tecniche argomentative, intenti ed effetti, ragioni di salienza e persistenza nella modernità, al fine di restituirle una densità critica ed epistemica spesso offuscata da un banale pulviscolo ‘coloristico’. Di qui un confronto con categorie e strumenti del pensiero odierno – intelligenza strategica, flessibilità, seduzione, erotica – che mira a riaffermare la complessità del pensiero hogarthiano, giocata su un raffinato e paradossale rapporto ‘serpentino’ fra ontologia e fruizione della bellezza, fra linee analitiche, morfologie intricate e intrighi ermeneutici.File | Dimensione del file | Formato | |
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