Fondato a Fano nel 1951 da Giuseppe Tamagnini e da un piccolo gruppo di insegnanti elementari, il Movimento di Cooperazione Educativa (CTS-MCE) ebbe il fine di divulgare le tecniche Freinet nelle scuole italiane di ogni ordine e grado e di promuovere la formazione di uomini liberi attraverso la partecipazione attiva alla costruzione sociale. Nel delicato passaggio tra la fine della dittatura fascista e l’affermazione dell’assetto repubblicano uscito dalla seconda guerra mondiale, la scuola rappresentò uno degli strumenti chiave per la fondazione di una nuova coscienza civica italiana fondata sulla libertà, il rispetto degli altri e la cooperazione tra le classi sociali. Il sistema educativo promosso dal MCE si realizzò mediante la costruzione di comunità di pratica che trovarono nella tipografia a scuola il punto più alto. Maestri e studenti, insieme, realizzarono e fecero circolare nelle scuole italiane e all’estero alcuni giornalini composti, illustrati e redatti interamente nelle classi, che testimoniano la volontà di costruire dal basso una effettiva «unità nazionale italiana». Il giornalino «Stelle d’oro», redatto a Roccanova di Potenza negli anni ’50, rappresenta una fonte di periodico di ragazzi per ragazzi utile per la messa a fuoco di alcune specifiche forme di «scritture bambine» e per la ricostruzione del sistema didattico cooperativo messo in atto dai maestri del MCE. Per questo, l’opuscolo assume un significato che travalica il semplice manufatto, per diventare testimonianza di una pratica educativa democratica che ha anticipato la moderna «didattica per competenze» attraverso forme embrionali di cooperative learning, learning by doing e peer to peer education.
(2018). Una fonte inedita per lo studio di pratiche educative cooperative nell’Italia degli anni Cinquanta: il giornalino «Stelle d’oro» . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/130384
Una fonte inedita per lo studio di pratiche educative cooperative nell’Italia degli anni Cinquanta: il giornalino «Stelle d’oro»
Bergomi, Alberta;Scaglia, Evelina
2018-01-01
Abstract
Fondato a Fano nel 1951 da Giuseppe Tamagnini e da un piccolo gruppo di insegnanti elementari, il Movimento di Cooperazione Educativa (CTS-MCE) ebbe il fine di divulgare le tecniche Freinet nelle scuole italiane di ogni ordine e grado e di promuovere la formazione di uomini liberi attraverso la partecipazione attiva alla costruzione sociale. Nel delicato passaggio tra la fine della dittatura fascista e l’affermazione dell’assetto repubblicano uscito dalla seconda guerra mondiale, la scuola rappresentò uno degli strumenti chiave per la fondazione di una nuova coscienza civica italiana fondata sulla libertà, il rispetto degli altri e la cooperazione tra le classi sociali. Il sistema educativo promosso dal MCE si realizzò mediante la costruzione di comunità di pratica che trovarono nella tipografia a scuola il punto più alto. Maestri e studenti, insieme, realizzarono e fecero circolare nelle scuole italiane e all’estero alcuni giornalini composti, illustrati e redatti interamente nelle classi, che testimoniano la volontà di costruire dal basso una effettiva «unità nazionale italiana». Il giornalino «Stelle d’oro», redatto a Roccanova di Potenza negli anni ’50, rappresenta una fonte di periodico di ragazzi per ragazzi utile per la messa a fuoco di alcune specifiche forme di «scritture bambine» e per la ricostruzione del sistema didattico cooperativo messo in atto dai maestri del MCE. Per questo, l’opuscolo assume un significato che travalica il semplice manufatto, per diventare testimonianza di una pratica educativa democratica che ha anticipato la moderna «didattica per competenze» attraverso forme embrionali di cooperative learning, learning by doing e peer to peer education.File | Dimensione del file | Formato | |
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