The article analyses the relationship between the law and collective bargaining on self- employment in Italy. The analysis begins with acknowledging that the categories of employment and self-employment tend to overlap: within traditional, salaried jobs, workers’ autonomy increases; within the area of self-employment, workers’ autonomy reduces. This necessitates the rethinking of the role of collective bargaining and representation of interests towards a system where the boundaries between autonomy and subordination as legal categories are redefined. The analysis focuses on contents and limits of existing collective agreements on self-employment. These limits are linked to the overall crisis of the traditional idea of labour law, articulated around the dichotomy between autonomy and subordination with an unbalanced focus on the workers’ position in the employment relationship rather than in the labour market and in the society at large. In tune with a modern idea of protection that looks at the worker as a subject, whatever it is salaried or self-employed, the article stresses the importance to consider the role that bilateralism can play in terms of capability, to make people free to express their professionality, regarded as a functional equivalent of a full human development and as a key to access the effective participation of all workers to the country’s political, economic and social organisation.

L’articolo offre un’analisi di sistema del rapporto tra lavoro autonomo, legge e contrattazione collettiva nell’ordinamento giuridico italiano. L’analisi muove dalla presa d’atto di un avvicinamento delle situazioni giuridiche dell’autonomia e della subordinazione: aumentano gli spazi di autonomia nella subordinazione; emergono forme di subordinazione nell’autonomia. Da qui l’importanza di recuperare una riflessione sul ruolo del contratto collettivo e della rappresentanza degli interessi nella prospettiva di riconfigurare i confini dell’autonomia e della subordinazione secondo le astratte qualificazioni codicistiche. L’analisi si arricchisce di una ricognizione sistematica degli attuali interventi della contrattazione collettiva nell’area del lavoro autonomo, cui segue una riflessione sui limiti dell’attuale sistema di contrattazione collettiva nel rappresentare e ricomporre i molteplici interessi che connotano gli attuali assetti del mercato del lavoro. Limiti in larga parte riconducibili alla crisi più generale del diritto del lavoro italiano, articolato attorno alla dicotomia secca tra autonomia e subordinazione e sbilanciato sulla tutela della persona nel rapporto anziché nel mercato e nella società nel suo complesso. Nella direzione di una moderna rete di tutele rivolta al lavoratore come soggetto, subordinato o autonomo che sia, si suggerisce l’importanza di riconsiderare il ruolo che la bilateralità può svolgere, in ottica di capability, nel costruire i presupposti per rendere effettivamente libera la persona di esprimere a pieno la propria professionalità, da intendersi quale equivalente funzionale del pieno sviluppo della persona umana e quale chiave di accesso all’effettiva partecipazione di tutti i lavora- tori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

(2018). Il lavoro autonomo tra legge e contrattazione collettiva [journal article - articolo]. In VARIAZIONI SU TEMI DI DIRITTO DEL LAVORO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/134511

Il lavoro autonomo tra legge e contrattazione collettiva

Tomassetti, Paolo
2018-01-01

Abstract

The article analyses the relationship between the law and collective bargaining on self- employment in Italy. The analysis begins with acknowledging that the categories of employment and self-employment tend to overlap: within traditional, salaried jobs, workers’ autonomy increases; within the area of self-employment, workers’ autonomy reduces. This necessitates the rethinking of the role of collective bargaining and representation of interests towards a system where the boundaries between autonomy and subordination as legal categories are redefined. The analysis focuses on contents and limits of existing collective agreements on self-employment. These limits are linked to the overall crisis of the traditional idea of labour law, articulated around the dichotomy between autonomy and subordination with an unbalanced focus on the workers’ position in the employment relationship rather than in the labour market and in the society at large. In tune with a modern idea of protection that looks at the worker as a subject, whatever it is salaried or self-employed, the article stresses the importance to consider the role that bilateralism can play in terms of capability, to make people free to express their professionality, regarded as a functional equivalent of a full human development and as a key to access the effective participation of all workers to the country’s political, economic and social organisation.
articolo
2018
L’articolo offre un’analisi di sistema del rapporto tra lavoro autonomo, legge e contrattazione collettiva nell’ordinamento giuridico italiano. L’analisi muove dalla presa d’atto di un avvicinamento delle situazioni giuridiche dell’autonomia e della subordinazione: aumentano gli spazi di autonomia nella subordinazione; emergono forme di subordinazione nell’autonomia. Da qui l’importanza di recuperare una riflessione sul ruolo del contratto collettivo e della rappresentanza degli interessi nella prospettiva di riconfigurare i confini dell’autonomia e della subordinazione secondo le astratte qualificazioni codicistiche. L’analisi si arricchisce di una ricognizione sistematica degli attuali interventi della contrattazione collettiva nell’area del lavoro autonomo, cui segue una riflessione sui limiti dell’attuale sistema di contrattazione collettiva nel rappresentare e ricomporre i molteplici interessi che connotano gli attuali assetti del mercato del lavoro. Limiti in larga parte riconducibili alla crisi più generale del diritto del lavoro italiano, articolato attorno alla dicotomia secca tra autonomia e subordinazione e sbilanciato sulla tutela della persona nel rapporto anziché nel mercato e nella società nel suo complesso. Nella direzione di una moderna rete di tutele rivolta al lavoratore come soggetto, subordinato o autonomo che sia, si suggerisce l’importanza di riconsiderare il ruolo che la bilateralità può svolgere, in ottica di capability, nel costruire i presupposti per rendere effettivamente libera la persona di esprimere a pieno la propria professionalità, da intendersi quale equivalente funzionale del pieno sviluppo della persona umana e quale chiave di accesso all’effettiva partecipazione di tutti i lavora- tori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Tomassetti, Paolo
(2018). Il lavoro autonomo tra legge e contrattazione collettiva [journal article - articolo]. In VARIAZIONI SU TEMI DI DIRITTO DEL LAVORO. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/134511
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