In pre-modern Europe there was no "educational system of education and training", but a galaxy of "schools" differentiated in terms of time, place, manner, content and organization, established by a plurality of subjects to respond to specific requests for training of people. With modern Europe and with the advent of the nation-states this plural galaxy was ordered into an "educational system" that takes the form of a "centralized state school system", with a hierarchical structure that regulates goals, times, places, ways, contents and organization of each of its peripheral «offices». If this paradigm of nationalization could claim its emancipatory role in the historical period that led Italy to become a "nation", it has revealed all its weaknesses for over half a century. The central drift makes a rethinking more and more urgent: to ask the State no longer to manage with its central and peripheral administration the educational institutions that it has set up, but to entrust this management to the autonomy of the schools themselves. The educational system of education and training is, in fact, a civil, social, ethical, cultural and educational glue if, and only if, it is a concrete expression of the freedom and responsibility exercised by individuals and by the "social formations" that they generate , and not from administrative offices that regulate their action on the basis of rules and procedures which are by their nature abstract, standardized and bureaucratic.

Nell’Europa pre moderna non esisteva un «sistema educativo di istruzione e di formazione», bensì una galassia di «scuole» tra loro differenziate nei tempi, nei luoghi, nei modi, nei contenuti e nell’organizzazione, istituite da una pluralità di soggetti per rispondere alle richieste specifiche di formazione delle persone. Con l’Europa moderna e con l’avvento degli Stati nazionali tale galassia plurale si avvia ad essere ordinata in un vero e proprio «sistema educativo» che assume poi la forma di un imponente «apparato scolastico statale centralizzato», con una struttura gerarchica che regolamenta fini, tempi, luoghi, modi, contenuti e organizzazione di ogni suo «ufficio» periferico. Se tale paradigma della statalizzazione poteva rivendicare un suo ruolo emancipativo nel periodo storico che ha portato l’Italia a diventare «nazione», da oltre mezzo secolo rivela tutte le sue debolezze. La deriva centralistica rende sempre più urgente un ripensamento: chiedere allo Stato non più di gestire con la propria amministrazione centrale e periferica le istituzioni scolastiche da lui istituite, ma di affidare questa gestione all’autonomia delle scuole stesse. Il sistema educativo di istruzione e formazione è, infatti, un collante civile, sociale, etico, culturale ed educativo se, e solo se, è un’espressione concreta della libertà e della responsabilità esercitate dai singoli e dalle «formazioni sociali» che essi generano, e non da uffici amministrativi che regolano il loro agire sulla base di norme e procedure per loro natura astratte, omologanti e burocratiche.

(2019). Il sistema educativo di istruzione e formazione: un ridisegno necessario. Ma verso dove, come e per chi? [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/137685

Il sistema educativo di istruzione e formazione: un ridisegno necessario. Ma verso dove, come e per chi?

Bertagna, Giuseppe
2019-01-01

Abstract

In pre-modern Europe there was no "educational system of education and training", but a galaxy of "schools" differentiated in terms of time, place, manner, content and organization, established by a plurality of subjects to respond to specific requests for training of people. With modern Europe and with the advent of the nation-states this plural galaxy was ordered into an "educational system" that takes the form of a "centralized state school system", with a hierarchical structure that regulates goals, times, places, ways, contents and organization of each of its peripheral «offices». If this paradigm of nationalization could claim its emancipatory role in the historical period that led Italy to become a "nation", it has revealed all its weaknesses for over half a century. The central drift makes a rethinking more and more urgent: to ask the State no longer to manage with its central and peripheral administration the educational institutions that it has set up, but to entrust this management to the autonomy of the schools themselves. The educational system of education and training is, in fact, a civil, social, ethical, cultural and educational glue if, and only if, it is a concrete expression of the freedom and responsibility exercised by individuals and by the "social formations" that they generate , and not from administrative offices that regulate their action on the basis of rules and procedures which are by their nature abstract, standardized and bureaucratic.
articolo
2019
Nell’Europa pre moderna non esisteva un «sistema educativo di istruzione e di formazione», bensì una galassia di «scuole» tra loro differenziate nei tempi, nei luoghi, nei modi, nei contenuti e nell’organizzazione, istituite da una pluralità di soggetti per rispondere alle richieste specifiche di formazione delle persone. Con l’Europa moderna e con l’avvento degli Stati nazionali tale galassia plurale si avvia ad essere ordinata in un vero e proprio «sistema educativo» che assume poi la forma di un imponente «apparato scolastico statale centralizzato», con una struttura gerarchica che regolamenta fini, tempi, luoghi, modi, contenuti e organizzazione di ogni suo «ufficio» periferico. Se tale paradigma della statalizzazione poteva rivendicare un suo ruolo emancipativo nel periodo storico che ha portato l’Italia a diventare «nazione», da oltre mezzo secolo rivela tutte le sue debolezze. La deriva centralistica rende sempre più urgente un ripensamento: chiedere allo Stato non più di gestire con la propria amministrazione centrale e periferica le istituzioni scolastiche da lui istituite, ma di affidare questa gestione all’autonomia delle scuole stesse. Il sistema educativo di istruzione e formazione è, infatti, un collante civile, sociale, etico, culturale ed educativo se, e solo se, è un’espressione concreta della libertà e della responsabilità esercitate dai singoli e dalle «formazioni sociali» che essi generano, e non da uffici amministrativi che regolano il loro agire sulla base di norme e procedure per loro natura astratte, omologanti e burocratiche.
Bertagna, Giuseppe
(2019). Il sistema educativo di istruzione e formazione: un ridisegno necessario. Ma verso dove, come e per chi? [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/137685
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