Introduzione. Un’alterata funzionalità delle grandi arterie gioca un ruolo fondamentale nella patogenesi delle malattie cardiovascolari (CV). Studi precedenti hanno identificato come età, pressione arteriosa (PA) e altri fattori di rischio CV, quali la dislipidemia e il diabete, quali precursori della rigidità arteriosa. E’ stato, inoltre, evidenziato che la rigidità arteriosa risulta associata alla depressione negli anziani e negli adolescenti sani; ma nessuna attenzione è data al ruolo della depressione e di altre variabili psicologiche nella popolazione affetta da ipertensione essenziale (IP), patologia che è uno dei principali fattori di rischio di altre malattie CV. L’obiettivo di questo studio cross-sezionale è quello di valutare l’associazione tra la velocità dell’onda di polso (pulse wave velocity - PWV) e personalità di tipo A, personalità di tipo D, ansia, stress percepito e depressione in una coorte di pazienti con IP. Metodo: lo studio ha coinvolto 259 pazienti (età 18-80) del Centro Ipertensione dell’Ospedale San Gerardo di Monza affetti da IP. La rigidità arteriosa è stata misurata tramite la PWV tra le arterie carotidea e femorale, con il paziente a riposo in posizione supina. Ai pazienti è stata, inoltre, somministrata da uno psicologo una batteria di questionari psicologici. L’associazione tra le variabili psicologiche e la PWV è stata esplorata attraverso analisi di regressione lineare multivariata. Risultati: l’età media è risultata di 55.9±10.1 anni, PA sistolica 135.6±17.7 e PA diastolica 82.5±9.1mmHg. I fattori significativamente e indipendentemente associati alla PWV sono: età (beta=0.284, p<0.001), pressione pulsatoria (beta=0.369, p<0.001), dislipidemia (beta=0.130, p=0.012), familiarità con patologie CV (beta=-0.123, p=0.017) e depressione (beta=0.126, P=0.014). Conclusioni: il presente contributo mostra come, tra le variabili psicologiche, solamente alti livelli di depressione si associno a una PWV più elevata. Questi risultati evidenziano l’utilità di una valutazione accurata e di interventi specifici sulla depressione in pazienti con IP.
(2017). La relazione tra la velocità dell’onda di polso e la depressione nei pazienti ipertesi. . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/138044
La relazione tra la velocità dell’onda di polso e la depressione nei pazienti ipertesi.
Greco, A.;
2017-01-01
Abstract
Introduzione. Un’alterata funzionalità delle grandi arterie gioca un ruolo fondamentale nella patogenesi delle malattie cardiovascolari (CV). Studi precedenti hanno identificato come età, pressione arteriosa (PA) e altri fattori di rischio CV, quali la dislipidemia e il diabete, quali precursori della rigidità arteriosa. E’ stato, inoltre, evidenziato che la rigidità arteriosa risulta associata alla depressione negli anziani e negli adolescenti sani; ma nessuna attenzione è data al ruolo della depressione e di altre variabili psicologiche nella popolazione affetta da ipertensione essenziale (IP), patologia che è uno dei principali fattori di rischio di altre malattie CV. L’obiettivo di questo studio cross-sezionale è quello di valutare l’associazione tra la velocità dell’onda di polso (pulse wave velocity - PWV) e personalità di tipo A, personalità di tipo D, ansia, stress percepito e depressione in una coorte di pazienti con IP. Metodo: lo studio ha coinvolto 259 pazienti (età 18-80) del Centro Ipertensione dell’Ospedale San Gerardo di Monza affetti da IP. La rigidità arteriosa è stata misurata tramite la PWV tra le arterie carotidea e femorale, con il paziente a riposo in posizione supina. Ai pazienti è stata, inoltre, somministrata da uno psicologo una batteria di questionari psicologici. L’associazione tra le variabili psicologiche e la PWV è stata esplorata attraverso analisi di regressione lineare multivariata. Risultati: l’età media è risultata di 55.9±10.1 anni, PA sistolica 135.6±17.7 e PA diastolica 82.5±9.1mmHg. I fattori significativamente e indipendentemente associati alla PWV sono: età (beta=0.284, p<0.001), pressione pulsatoria (beta=0.369, p<0.001), dislipidemia (beta=0.130, p=0.012), familiarità con patologie CV (beta=-0.123, p=0.017) e depressione (beta=0.126, P=0.014). Conclusioni: il presente contributo mostra come, tra le variabili psicologiche, solamente alti livelli di depressione si associno a una PWV più elevata. Questi risultati evidenziano l’utilità di una valutazione accurata e di interventi specifici sulla depressione in pazienti con IP.File | Dimensione del file | Formato | |
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