Il contributo contiene una lettura di alcuni temi trattati nella sentenza della Corte Costituzionale n.194 del 26 settembre 2018. In particolare si sofferma sull’iter argomentativo della Corte nell’affrontare le singole questioni di costituzionalità sollevate dal giudice remittente e sui contenuti della decisione della Corte, passando attraverso l’analisi delle forme di tutela risarcitoria del danno, anche nella forma degli automatismi e delle forfetizzazioni e della idoneità ed adeguatezza del risarcimento. La soluzione prospettata dalla Corte è stata la dichiarazione di illegittimità costituzionale del metodo di determinazione automatica del risarcimento del danno, previsto dal d.lgs n.23 del 2018 edancorato al solo criterio dell’anzianità lavorativa, e l’indicazione del giudice di un’ampia rosa di criteri ulteriori per la valutazione del danno, con una decisione che desta qualche perplessità in relazione alle sue ricadute sul piano pratico.
(2019). Dalla prevedibilità dell'indennità risarcitoria alla personalizzazione del risarcimento del danno al lavoratore secondo la Corte Costituzionale [journal article - articolo]. In BOLLETTINO ORDINARIO ADAPT. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/141980
Dalla prevedibilità dell'indennità risarcitoria alla personalizzazione del risarcimento del danno al lavoratore secondo la Corte Costituzionale
Minervini, Annamaria
2019-01-01
Abstract
Il contributo contiene una lettura di alcuni temi trattati nella sentenza della Corte Costituzionale n.194 del 26 settembre 2018. In particolare si sofferma sull’iter argomentativo della Corte nell’affrontare le singole questioni di costituzionalità sollevate dal giudice remittente e sui contenuti della decisione della Corte, passando attraverso l’analisi delle forme di tutela risarcitoria del danno, anche nella forma degli automatismi e delle forfetizzazioni e della idoneità ed adeguatezza del risarcimento. La soluzione prospettata dalla Corte è stata la dichiarazione di illegittimità costituzionale del metodo di determinazione automatica del risarcimento del danno, previsto dal d.lgs n.23 del 2018 edancorato al solo criterio dell’anzianità lavorativa, e l’indicazione del giudice di un’ampia rosa di criteri ulteriori per la valutazione del danno, con una decisione che desta qualche perplessità in relazione alle sue ricadute sul piano pratico.File | Dimensione del file | Formato | |
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