Emily Grosholz è una presenza singolare nella letteratura americana. Pur essendo filosofa di formazione, i suoi versi non propongono una riflessione astratta sull’Essere. La possibilità di parlare dell’universale nasce dalla necessità di osservare la vita reale, le molteplici manifestazioni dell’esistenza quotidiana. La sua parola poetica stabilisce costantemente un’intima relazione dialogica con la sua esperienza: i suoi viaggi, la sua infanzia e quella dei suoi figli, la sua vita familiare, le relazioni professionali e d’amicizia ci aprono le porte di una soggettività esistenziale che si vuole all’origine della parola poetica. In Childhood/ Infanzia Grosholz e Vines portano avanti una ricerca condivisa, intonano un canto a due voci, pur servendosi di linguaggi diversi. Per la poetessa e la pittrice, infatti, la forma poetica e quella pittorica devono farsi veicolo e possibilità di un ritorno all’origine, a una dimensione arcaica, originaria, mitica, nella quale l’uomo moderno possa ritrovarsi, riconoscersi, assumere intensamente la sua umanità, a partire dal momento più vero e autentico di questa: la sua infanzia.

(2016). Infanzia . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/146881

Infanzia

Amadori, Sara
2016-01-01

Abstract

Emily Grosholz è una presenza singolare nella letteratura americana. Pur essendo filosofa di formazione, i suoi versi non propongono una riflessione astratta sull’Essere. La possibilità di parlare dell’universale nasce dalla necessità di osservare la vita reale, le molteplici manifestazioni dell’esistenza quotidiana. La sua parola poetica stabilisce costantemente un’intima relazione dialogica con la sua esperienza: i suoi viaggi, la sua infanzia e quella dei suoi figli, la sua vita familiare, le relazioni professionali e d’amicizia ci aprono le porte di una soggettività esistenziale che si vuole all’origine della parola poetica. In Childhood/ Infanzia Grosholz e Vines portano avanti una ricerca condivisa, intonano un canto a due voci, pur servendosi di linguaggi diversi. Per la poetessa e la pittrice, infatti, la forma poetica e quella pittorica devono farsi veicolo e possibilità di un ritorno all’origine, a una dimensione arcaica, originaria, mitica, nella quale l’uomo moderno possa ritrovarsi, riconoscersi, assumere intensamente la sua umanità, a partire dal momento più vero e autentico di questa: la sua infanzia.
2016
Amadori, Sara
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