In Italia ad ogni inizio di anno scolastico si assiste al solito raccapricciante scenario: una precarietà del corpo docente divenuta ormai sistemica, scuole e dirigenti scolastici che faticano a trovare insegnanti – in particolare in determinate discipline e aree geografiche del paese –, giovani laureati aspiranti docenti lasciati in balìa di procedure di selezione incerte e farraginose. Ma come è stato possibile arrivare a una simile situazione? Qual è stato il percorso storico, nel nostro Paese, della formazione iniziale e del reclutamento degli insegnanti? Quanto pesa ancora questo percorso sulle scelte di oggi? Perché? Quali sono i paradigmi pedagogici non anacronistici che possono invece sottendere la formazione iniziale e il reclutamento dei docenti di una scuola che raccolga la sfida dei tempi? Perché, in particolare, rivendicare, per questo, una strutturale circolarità tra teoria e pratica, tra scuole e università, tra orientamento educativo e professionale? E, infine, perché il contrario non solo è inattuale, ma autolesionistico? Il testo cerca di dimostrare come, in questo campo, o si introduce una netta discontinuità di linee ispirative, con un radicale cambio di paradigma, o si sarà condannati alle fatiche di Sisifo che già conosciamo.
(2019). Formazione iniziale e reclutamento degli insegnanti in Italia. Percorso storico e prospettive pedagogiche . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/148787
Formazione iniziale e reclutamento degli insegnanti in Italia. Percorso storico e prospettive pedagogiche
Magni, Francesco
2019-01-01
Abstract
In Italia ad ogni inizio di anno scolastico si assiste al solito raccapricciante scenario: una precarietà del corpo docente divenuta ormai sistemica, scuole e dirigenti scolastici che faticano a trovare insegnanti – in particolare in determinate discipline e aree geografiche del paese –, giovani laureati aspiranti docenti lasciati in balìa di procedure di selezione incerte e farraginose. Ma come è stato possibile arrivare a una simile situazione? Qual è stato il percorso storico, nel nostro Paese, della formazione iniziale e del reclutamento degli insegnanti? Quanto pesa ancora questo percorso sulle scelte di oggi? Perché? Quali sono i paradigmi pedagogici non anacronistici che possono invece sottendere la formazione iniziale e il reclutamento dei docenti di una scuola che raccolga la sfida dei tempi? Perché, in particolare, rivendicare, per questo, una strutturale circolarità tra teoria e pratica, tra scuole e università, tra orientamento educativo e professionale? E, infine, perché il contrario non solo è inattuale, ma autolesionistico? Il testo cerca di dimostrare come, in questo campo, o si introduce una netta discontinuità di linee ispirative, con un radicale cambio di paradigma, o si sarà condannati alle fatiche di Sisifo che già conosciamo.File | Dimensione del file | Formato | |
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