Lo spazio di questa riflessione vorrebbe essere dedicato a interrompere la retorica ampiamente dedicata a un segmento di popolazione sul quale negli ultimi anni si sono concentrate politiche del gusto nel senso più vasto del termine stesso: parliamo, naturalmente, dei Millennials, ovvero di quella fascia d’età inclusa tra i 18 e i 35 anni che ha eccitato, eccita e presumiamo ecciterà ancora per qualche tempo, cupidigie commerciali di vario ordine e natura. Invertirla, per quanto possibile: aiutando a capire che non di un segmento di mercato si tratta ma di una striscia di popolazione sospesa come altre prima e dopo tra due linee d’ombra, la maggiore età appena raggiunta e il suo doppio, attraverso la linea che scivola verso la maturità almeno anagrafica. E però a differenza di altre, in effetti, la prima generazione compiutamente nativa digitale, la prima ad essere stata schiaffeggiata dalla crisi all’ingresso nel mondo del lavoro, la prima ad avere deciso di nutrirsi anzitutto di immagini. Per rompere l’incantesimo e interrogare l’enfasi affabulatoria che sommerge i Millennials, proponiamo dunque di dare uno sguardo ravvicinato a un “testo esemplare” di riferimento per i nostri, quel MUNCHIES che vorrebbe essere il canale food di VICE, portale ad alto tasso di intenzione polemica e dissacrazione. Abbiamo domande: quale semiosfera, quanto davvero specifica nel confronto con la concorrenza? Quali configurazioni discorsive? Quali modalizzazioni e quali regimi di credenza, quale sistema di valori? Ma soprattutto: come definire pertinentemente, attraverso il destinatario costruito di un testo apparentemente dedicato e consacrato, un target di età e forse di costume? Quali cambiamenti, quali anticipazioni? Oppure, quali convenzioni? E ancora: come interrogare immagini e testi per mettere alla prova l’esistenza o l’obsolescenza, la stereotipia o l’originalità, in una parola l’utilità o l’inanità del segmento più inflazionato di questi anni?
(2019). Munchie Food, Munchie People. Invertire il paradigma generazionale [journal article - articolo]. In E/C. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/149525
Munchie Food, Munchie People. Invertire il paradigma generazionale
Ceriani, Giulia
2019-10-24
Abstract
Lo spazio di questa riflessione vorrebbe essere dedicato a interrompere la retorica ampiamente dedicata a un segmento di popolazione sul quale negli ultimi anni si sono concentrate politiche del gusto nel senso più vasto del termine stesso: parliamo, naturalmente, dei Millennials, ovvero di quella fascia d’età inclusa tra i 18 e i 35 anni che ha eccitato, eccita e presumiamo ecciterà ancora per qualche tempo, cupidigie commerciali di vario ordine e natura. Invertirla, per quanto possibile: aiutando a capire che non di un segmento di mercato si tratta ma di una striscia di popolazione sospesa come altre prima e dopo tra due linee d’ombra, la maggiore età appena raggiunta e il suo doppio, attraverso la linea che scivola verso la maturità almeno anagrafica. E però a differenza di altre, in effetti, la prima generazione compiutamente nativa digitale, la prima ad essere stata schiaffeggiata dalla crisi all’ingresso nel mondo del lavoro, la prima ad avere deciso di nutrirsi anzitutto di immagini. Per rompere l’incantesimo e interrogare l’enfasi affabulatoria che sommerge i Millennials, proponiamo dunque di dare uno sguardo ravvicinato a un “testo esemplare” di riferimento per i nostri, quel MUNCHIES che vorrebbe essere il canale food di VICE, portale ad alto tasso di intenzione polemica e dissacrazione. Abbiamo domande: quale semiosfera, quanto davvero specifica nel confronto con la concorrenza? Quali configurazioni discorsive? Quali modalizzazioni e quali regimi di credenza, quale sistema di valori? Ma soprattutto: come definire pertinentemente, attraverso il destinatario costruito di un testo apparentemente dedicato e consacrato, un target di età e forse di costume? Quali cambiamenti, quali anticipazioni? Oppure, quali convenzioni? E ancora: come interrogare immagini e testi per mettere alla prova l’esistenza o l’obsolescenza, la stereotipia o l’originalità, in una parola l’utilità o l’inanità del segmento più inflazionato di questi anni?File | Dimensione del file | Formato | |
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