Il saggio introduttivo al volume spiega le ragioni per le quali è fondamentale cogliere l'influenza che hanno avuto gli studi antiquari di Johann Joachim Winckelmann in Lombardia, - una regione in cui lo studioso tedesco non fu direttamente attivo, né presente come visitatore occasionale, - nel loro rapporto col fiorire del Neoclassicismo lombardo. La traduzione italiana del 1779 della "Geschichte der Kunst des Alterthums" (Storia delle Arti del Disegno presso gli Antichi), che rappresenta l'opera più importante nella carriera dello studioso di Stendal, trasferitosi a Roma dal 1755, catalizzò infatti nei primi anni '80 del XVIII secolo l'entusiasmo dei collezionisti di antichità classiche e favorì una "scuola del disegno" ispirata alle belle proporzioni e alla regola simmetria del modello greco. Nel saggio che introduce il volume sono presentati i personaggi cruciali della veicolazione di questo modello estetico, che in qualità di mecenati culturali o di collezionisti, di diplomatici, di architetti e di artisti, contribuirono anche a mutare l'aspetto delle città lombarde. La ricaduta di questa realtà nel mondo letterario è interpetata soprattutto dai fratelli Verri e dal Parini, mentre per iniziativa di quel Carlo Amoretti - che aveva curato l'edizione italiana della Storia delle Arti di Winckelmann - vedevano la luce gli "Opuscoli sulle scienze e sulle arti", che fecero da tramite delle idee sul nuovo gusto in Europa e favorirono la circolazione di notizie sulle più recenti scoperte scientifiche.

(2019). Lo sviluppo del gusto neoclassico nella Lombardia teresiana e la ricezione dell'opera di Johann Joachim Winckelmann . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/150061

Lo sviluppo del gusto neoclassico nella Lombardia teresiana e la ricezione dell'opera di Johann Joachim Winckelmann

Agazzi, Elena;
2019-01-01

Abstract

Il saggio introduttivo al volume spiega le ragioni per le quali è fondamentale cogliere l'influenza che hanno avuto gli studi antiquari di Johann Joachim Winckelmann in Lombardia, - una regione in cui lo studioso tedesco non fu direttamente attivo, né presente come visitatore occasionale, - nel loro rapporto col fiorire del Neoclassicismo lombardo. La traduzione italiana del 1779 della "Geschichte der Kunst des Alterthums" (Storia delle Arti del Disegno presso gli Antichi), che rappresenta l'opera più importante nella carriera dello studioso di Stendal, trasferitosi a Roma dal 1755, catalizzò infatti nei primi anni '80 del XVIII secolo l'entusiasmo dei collezionisti di antichità classiche e favorì una "scuola del disegno" ispirata alle belle proporzioni e alla regola simmetria del modello greco. Nel saggio che introduce il volume sono presentati i personaggi cruciali della veicolazione di questo modello estetico, che in qualità di mecenati culturali o di collezionisti, di diplomatici, di architetti e di artisti, contribuirono anche a mutare l'aspetto delle città lombarde. La ricaduta di questa realtà nel mondo letterario è interpetata soprattutto dai fratelli Verri e dal Parini, mentre per iniziativa di quel Carlo Amoretti - che aveva curato l'edizione italiana della Storia delle Arti di Winckelmann - vedevano la luce gli "Opuscoli sulle scienze e sulle arti", che fecero da tramite delle idee sul nuovo gusto in Europa e favorirono la circolazione di notizie sulle più recenti scoperte scientifiche.
2019
Agazzi, Elena; Slavazzi, Fabrizio
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