In Europa il grado e le modalità di inclusione scolastica degli alunni con disabilità variano da Paese a Paese. Si possono riscontrare tre regimi fondamentali: 1) i sistemi di inclusione (o unidirezionali), in cui si prevede l’inserimento di tutti o quasi gli alunni con disabilità nel sistema scolastico ordinario (ad es. in Italia e in Spagna); 2) i sistemi con distinzione (o bidirezionali), in cui esistono due sistemi di istruzione separati per gli alunni normodotati e per quelli con disabilità, i quali ultimi vengono solitamente inseriti in scuole speciali o in classi differenziali e hanno scarsi contatti con l’ambiente normale (ad es. in Germania e nei Paesi Bassi); 3) i sistemi misti (o multidirezionali), in cui l’istruzione normale coesiste con quella speciale, con la compresenza di molteplici approcci e servizi: gli alunni con disabilità possono essere inseriti sia nella scuola ordinaria sia nelle scuole speciali, spesso a seconda della preferenza dei genitori, con un insieme di soluzioni diverse (ad es. in Gran Bretagna, Francia, Svezia e Finlandia). Può comunque rilevarsi una tendenza alla diffusione dell’integrazione nelle classi comuni ed alla prevalenza del modello multidirezionale (pur con percentuali di inclusione molto diverse), anche se permangono difficoltà per l’inserimento delle persone con disabilità intellettive medio-gravi e, in alcuni Stati, anche per quelle con disabilità sensoriali.
(2019). Uno sguardo oltre i confini. La sostenibilità dell’inclusione scolastica in Europa . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/150346
Uno sguardo oltre i confini. La sostenibilità dell’inclusione scolastica in Europa
Troilo, Silvio
2019-01-01
Abstract
In Europa il grado e le modalità di inclusione scolastica degli alunni con disabilità variano da Paese a Paese. Si possono riscontrare tre regimi fondamentali: 1) i sistemi di inclusione (o unidirezionali), in cui si prevede l’inserimento di tutti o quasi gli alunni con disabilità nel sistema scolastico ordinario (ad es. in Italia e in Spagna); 2) i sistemi con distinzione (o bidirezionali), in cui esistono due sistemi di istruzione separati per gli alunni normodotati e per quelli con disabilità, i quali ultimi vengono solitamente inseriti in scuole speciali o in classi differenziali e hanno scarsi contatti con l’ambiente normale (ad es. in Germania e nei Paesi Bassi); 3) i sistemi misti (o multidirezionali), in cui l’istruzione normale coesiste con quella speciale, con la compresenza di molteplici approcci e servizi: gli alunni con disabilità possono essere inseriti sia nella scuola ordinaria sia nelle scuole speciali, spesso a seconda della preferenza dei genitori, con un insieme di soluzioni diverse (ad es. in Gran Bretagna, Francia, Svezia e Finlandia). Può comunque rilevarsi una tendenza alla diffusione dell’integrazione nelle classi comuni ed alla prevalenza del modello multidirezionale (pur con percentuali di inclusione molto diverse), anche se permangono difficoltà per l’inserimento delle persone con disabilità intellettive medio-gravi e, in alcuni Stati, anche per quelle con disabilità sensoriali.File | Dimensione del file | Formato | |
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