The article makes some comments on Giulio Tarra’s Letture graduate (published in 1862 and reissued in several editions in the following decades) and demonstrates his contributions in the field of spoken Italian didactics. Firstly, analyzing the teaching methodology of the author underlines the idea of a simple writing style, modeled on the «good language spoken in Tuscany». The study then focuses on the third volume of the textbook: the comparison between two different editions (1868 and 1886) allows the frequency of spoken expressions in the section Conversazioni e corrispondenze famigliari to be highlighted. Finally, the relationship between tradition and innovation in the other sections is also viewed from the same linguistic perspective. The article ends with an appendix dedicated to the probable influence of Tarra’s writings on Edmondo De Amicis’s Cuore.
Il presente articolo propone alcune considerazioni linguistiche sulle Letture graduate di Giulio Tarra (pubblicate nel 1862 e ristampate in diverse edizioni nei decenni successivi), per dimostrare il loro apporto, nel panorama ottocentesco, alla didattica dell’italiano parlato. Analizzando la metodologia di insegnamento dell’autore, si sottolinea innanzitutto l’ideale di uno stile di scrittura semplice e modellato sulla «bona lingua parlata nella Toscana». Lo studio si concentra poi sul terzo volume del manuale: il confronto tra due differenti versioni (1868 e 1886) permette di evidenziare, con particolare riferimento alla sezione Conversazioni e corrispondenze famigliari, la ricerca del sacerdote milanese intorno a una lingua che sappia aprirsi a espressioni del parlato. Infine si dà conto, sempre da un punto di vista linguistico, del rapporto tra tradizione e innovazione nelle altre sezioni del volume. L’articolo termina con un’appendice dedicata alla probabile influenza degli scritti di Tarra sul libro Cuore di Edmondo De Amicis.
(2020). «Perché noi s'ha da parlare toscano?». Note linguistiche sulle "Letture graduate" di Giulio Tarra [journal article - articolo]. In ITALIANO LINGUADUE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/151322
«Perché noi s'ha da parlare toscano?». Note linguistiche sulle "Letture graduate" di Giulio Tarra
Grassano, Matteo
2020-01-01
Abstract
The article makes some comments on Giulio Tarra’s Letture graduate (published in 1862 and reissued in several editions in the following decades) and demonstrates his contributions in the field of spoken Italian didactics. Firstly, analyzing the teaching methodology of the author underlines the idea of a simple writing style, modeled on the «good language spoken in Tuscany». The study then focuses on the third volume of the textbook: the comparison between two different editions (1868 and 1886) allows the frequency of spoken expressions in the section Conversazioni e corrispondenze famigliari to be highlighted. Finally, the relationship between tradition and innovation in the other sections is also viewed from the same linguistic perspective. The article ends with an appendix dedicated to the probable influence of Tarra’s writings on Edmondo De Amicis’s Cuore.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
Grassano Perché noi s'ha da parlare toscano. Note linguistiche sulle Letture graduate di Giulio Tarra.pdf
accesso aperto
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione del file
291.59 kB
Formato
Adobe PDF
|
291.59 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo