Il saggio è centrato sul percorso biografico di Helen Rodríguez Trias (1929-2002), medico e attivista di comunità, scandito da un viaggio di continua andata e ritorno tra Puerto Rico e Stati Uniti. Rodríguez vive un’epoca in cui la pratica delle sterilizzazioni, sia nell’isola caraibica, di cui la sua famiglia è originaria, sia tra le numerose comunità di portoricane emigrate a New York, dove nasce, raggiunge dimensioni davvero consistenti. Basti pensare che, alla metà degli anni Settanta, coinvolge un terzo della popolazione femminile portoricana in età riproduttiva. La sterilizzazione collettiva, esportata dal governo statunitense nell’isola dal1937, viene inizialmente diretta agli strati più disagiati e giustificata da un complessivo disegno eugenetico come misura necessaria di contenimento della popolazione; paradossalmente, tuttavia, nel tempo viene volontariamente scelta come mezzo di controllo delle nascite soprattutto da settori più agiati della popolazione femminile. Rodríguez Trias vivrà tutta la sua vita come medico e attivista per i diritti relativi alla salute sessuale e riproduttiva, studiando a San Juan ed esercitando nei ghetti di New York. In un percorso politico e professionale molto articolato, si segnala nel 1974 la creazione del CESA (Committe to End Sterilization Abuses), in risposta all’esercizio delle sterilizzazioni come mezzo fin troppo diffuso di controllo individuale delle nascite e praticato in un’area grigia tra scelta e coercizione. La vita tumultuosa di Helen diventa di fatto un pretesto per riflettere su una molteplicità di nodi problematici, che espongo come possibile traccia di tre diversi paragrafi in cui si potrebbe articolare il saggio: 1) Una riflessione diacronica e articolata su tutto lo spazio del continente americano, per contestualizzare in termini più ampi la pratica delle sterilizzazioni prima di giungere al caso specifico portoricano, dove entra potentemente in gioco anche il tema delle relazioni semicoloniali. 2) Ipotesi sulle delicate aree grigie - tra volontarietà, disinformazione, imposizione - di tale pratica, sia per quanto riguarda l’isola caraibica che nel contesto più ampio delle comunità latinas a Manhattan 3) Una ricostruzione sintetica del clima di effervescenza politico-culturale tra i vari gruppi femministi statunitensi in cui questa tematica s’inserisce in particolare dalla metà degli Sessanta agli anni Ottanta, e che vede convergenze, divergenze, alleanze e incomprensioni tra bianche, latinas e nere e di diversi strati sociali.

(2019). Helen Rodríguez e le sterilizzazioni tra Puerto Rico e Stati Uniti. Una questione di scelta? [journal article - articolo]. In GENESIS. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/152188

Helen Rodríguez e le sterilizzazioni tra Puerto Rico e Stati Uniti. Una questione di scelta?

Calandra, Benedetta
2019-01-01

Abstract

Il saggio è centrato sul percorso biografico di Helen Rodríguez Trias (1929-2002), medico e attivista di comunità, scandito da un viaggio di continua andata e ritorno tra Puerto Rico e Stati Uniti. Rodríguez vive un’epoca in cui la pratica delle sterilizzazioni, sia nell’isola caraibica, di cui la sua famiglia è originaria, sia tra le numerose comunità di portoricane emigrate a New York, dove nasce, raggiunge dimensioni davvero consistenti. Basti pensare che, alla metà degli anni Settanta, coinvolge un terzo della popolazione femminile portoricana in età riproduttiva. La sterilizzazione collettiva, esportata dal governo statunitense nell’isola dal1937, viene inizialmente diretta agli strati più disagiati e giustificata da un complessivo disegno eugenetico come misura necessaria di contenimento della popolazione; paradossalmente, tuttavia, nel tempo viene volontariamente scelta come mezzo di controllo delle nascite soprattutto da settori più agiati della popolazione femminile. Rodríguez Trias vivrà tutta la sua vita come medico e attivista per i diritti relativi alla salute sessuale e riproduttiva, studiando a San Juan ed esercitando nei ghetti di New York. In un percorso politico e professionale molto articolato, si segnala nel 1974 la creazione del CESA (Committe to End Sterilization Abuses), in risposta all’esercizio delle sterilizzazioni come mezzo fin troppo diffuso di controllo individuale delle nascite e praticato in un’area grigia tra scelta e coercizione. La vita tumultuosa di Helen diventa di fatto un pretesto per riflettere su una molteplicità di nodi problematici, che espongo come possibile traccia di tre diversi paragrafi in cui si potrebbe articolare il saggio: 1) Una riflessione diacronica e articolata su tutto lo spazio del continente americano, per contestualizzare in termini più ampi la pratica delle sterilizzazioni prima di giungere al caso specifico portoricano, dove entra potentemente in gioco anche il tema delle relazioni semicoloniali. 2) Ipotesi sulle delicate aree grigie - tra volontarietà, disinformazione, imposizione - di tale pratica, sia per quanto riguarda l’isola caraibica che nel contesto più ampio delle comunità latinas a Manhattan 3) Una ricostruzione sintetica del clima di effervescenza politico-culturale tra i vari gruppi femministi statunitensi in cui questa tematica s’inserisce in particolare dalla metà degli Sessanta agli anni Ottanta, e che vede convergenze, divergenze, alleanze e incomprensioni tra bianche, latinas e nere e di diversi strati sociali.
articolo
2019
Calandra, Benedetta
(2019). Helen Rodríguez e le sterilizzazioni tra Puerto Rico e Stati Uniti. Una questione di scelta? [journal article - articolo]. In GENESIS. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/152188
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