The article reflects on the pedagogical value of childhood, starting from its meaning as a wordless age, as the etymology of the term suggests. In fact, the infant is the one who is not yet able, despite having the potential, to articulate a full and complete language. Reflecting on this dimension of childhood, it is possible, for pedagogical reflection, to connect the horizon of experience and that of language and show how the formation of subject is constituted through the human potential to narrate the continuous flow of the reality.

L’articolo riflette sulla valenza pedagogica dell’in-fanzia, a partire dal suo significato di età priva di parola, come suggerisce anche l’etimologia del termine. Infatti, l’infante è colui che non è ancora in grado, pur avendone le potenzialità, di articolare un linguaggio pieno e completo. Mantenendo lo sguardo su questa dimensione dell’in-fanzia è possibile, per la riflessione pedagogica, connettere l’orizzonte dell’esperienza e quello del linguaggio e mostrare come la formazione dell’identità soggettiva si costituisca attraverso la potenzialità umana di narrare il continuo fluire della realtà che esperisce.

(2020). In-fanzia, esperienza e narrazione. Una prospettiva pedagogica [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/154333

In-fanzia, esperienza e narrazione. Una prospettiva pedagogica

Potestio, Andrea
2020-01-01

Abstract

The article reflects on the pedagogical value of childhood, starting from its meaning as a wordless age, as the etymology of the term suggests. In fact, the infant is the one who is not yet able, despite having the potential, to articulate a full and complete language. Reflecting on this dimension of childhood, it is possible, for pedagogical reflection, to connect the horizon of experience and that of language and show how the formation of subject is constituted through the human potential to narrate the continuous flow of the reality.
articolo
2020
L’articolo riflette sulla valenza pedagogica dell’in-fanzia, a partire dal suo significato di età priva di parola, come suggerisce anche l’etimologia del termine. Infatti, l’infante è colui che non è ancora in grado, pur avendone le potenzialità, di articolare un linguaggio pieno e completo. Mantenendo lo sguardo su questa dimensione dell’in-fanzia è possibile, per la riflessione pedagogica, connettere l’orizzonte dell’esperienza e quello del linguaggio e mostrare come la formazione dell’identità soggettiva si costituisca attraverso la potenzialità umana di narrare il continuo fluire della realtà che esperisce.
Potestio, Andrea
(2020). In-fanzia, esperienza e narrazione. Una prospettiva pedagogica [journal article - articolo]. In NUOVA SECONDARIA. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/154333
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