Il ruolo delle parti sociali nella fase ascendente del diritto dell'Unione europea

Drawing on a case study, this paper points out how social partners at national level welcome European social dialogue, as a means for contributing to the development of EU Law and promote a European social policy. The analysis sets its sights on European social dialogue in the railway sector, more specifically to the run-up to adoption of Directive 2005/47/CE which includes the CER-ETF agreement dealing with working time of mobile workers engaged in interoperable cross-border services. In this sense, the late transposition of the Directive into Italian law is considered. The Italian case upholds the arguments put forward by a number of authors that social partners at a national level should have taken early action rather than hampering its transposition, particularly with regard to the contents of the Directive.

Attraverso l’analisi di un caso studio, gli AA. mettono in evidenza la opportunità per le parti sociali a livello nazionale di guardare con favore allo sviluppo del dialogo sociale europeo, in quanto strumento privilegiato che consente loro di partecipare in modo diretto alla fase ascendente del diritto dell’Unione europea e di concorrere alla formazione della politica sociale europea. L’analisi si concentra sul dialogo sociale europeo nel settore ferroviario e, in particolare, sul processo che ha condotto alla emanazione della direttiva 2005/47/CE recante l’accordo CER-ETF, concernente taluni aspetti dell’orario di lavoro dei lavoratori mobili delle ferrovie addetti a servizi di interoperabilità transfrontaliera, soffermandosi sulle cause del tardivo recepimento della direttiva in Italia. Il caso italiano, a dimostrazione della tesi sostenuta dagli Autori, mostra come le parti sociali nazionali avrebbero potuto intervenire preventivamente, attraverso le procedure di dialogo sociale europeo, sui contenuti dell’accordo trasposto nella direttiva 2005/47/CE anziché ostacolarne il recepimento.