Il saggio si occupa dell’aspetto fonetico dell’apprendimento linguistico in un contesto L2. Esamina i fattori che concorrono all’elaborazione della fonologia nelle lingue seconde sulla base di dati resi disponibili dal progetto VILLA (Varieties of Initial Learners in Language Acquisition. Controlled classroom input and elementary forms of linguistic organisation). Il quesito affrontato è se sia possibile ritrovare caratteristiche specifiche della componente fonetica negli stadi iniziali di una L2. Confrontando le produzioni di apprendenti italofoni e francofoni di polacco L2 con l’input a cui quelli sono stati esposti, si nota come la loro fonetica nella L2 rifletta l’input dell’insegnante in classe, pur essendo più instabile (ai livelli lessicale, intralessicale e interlessicale), e coma possa essere messa in relazione con la capacità di percepire e discriminare i fonemi dell’input. La riduzione dell’inventario fonetico della L2 e l’instabilità delle forme foniche riscontrate (la cosiddetta gamma di dispersione allofonica) sembrano correlate a diversi fattori quali l’influsso della L1, la frequenza delle forme fornite nell’input, l’uso di materialivisivi e le strategie di adattamento interne alla stessa varietà di apprendimento.
(2019). La componente fonetica di varietà di apprendimento iniziali: il polacco L2 del progetto VILLA . In QUADERNI DI LAVORO ASIT. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/158463
La componente fonetica di varietà di apprendimento iniziali: il polacco L2 del progetto VILLA
Bernini, Giuliano
2019-01-01
Abstract
Il saggio si occupa dell’aspetto fonetico dell’apprendimento linguistico in un contesto L2. Esamina i fattori che concorrono all’elaborazione della fonologia nelle lingue seconde sulla base di dati resi disponibili dal progetto VILLA (Varieties of Initial Learners in Language Acquisition. Controlled classroom input and elementary forms of linguistic organisation). Il quesito affrontato è se sia possibile ritrovare caratteristiche specifiche della componente fonetica negli stadi iniziali di una L2. Confrontando le produzioni di apprendenti italofoni e francofoni di polacco L2 con l’input a cui quelli sono stati esposti, si nota come la loro fonetica nella L2 rifletta l’input dell’insegnante in classe, pur essendo più instabile (ai livelli lessicale, intralessicale e interlessicale), e coma possa essere messa in relazione con la capacità di percepire e discriminare i fonemi dell’input. La riduzione dell’inventario fonetico della L2 e l’instabilità delle forme foniche riscontrate (la cosiddetta gamma di dispersione allofonica) sembrano correlate a diversi fattori quali l’influsso della L1, la frequenza delle forme fornite nell’input, l’uso di materialivisivi e le strategie di adattamento interne alla stessa varietà di apprendimento.File | Dimensione del file | Formato | |
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