Ogni nuovo progetto infrastrutturale, sebbene spesso produca un incremento della connettività, genera una frattura nei territori attraversati introducendo nuove barriere fisiche e “simboliche”. Ad oggi però il modello di sviluppo “antropocentrico”, nonostante i rischi legati a tali progettuali settoriali e poco plurali, continua in modo miope a relegare in secondo piano l’ambiente e gli ecosistemi. Il paper si propone di affrontare questi temi, dedicandosi al caso studio della a35 - BreBeMi, con l’obiettivo di concentrarsi sugli effetti spaziali e sul paesaggio innescati dal processo, analizzando, attraverso nuovi punti di vista, quali sono i problemi sorti e in che modo il progetto possa ancora essere in futuro un’opportunità per ripensare e ristrutturare le prospettive di sviluppo sostenibile della regione ribilanciando i pesi tra spazio costruito e spazio naturale. Un approccio multiscalare che riflette anche sulle possibili nuove strategie per un territorio in cui il paesaggio è sempre risultato un elemento di sfondo.
(2016). Ripensare i territori della BREBEMI tra inerzie e movimenti . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/160650
Ripensare i territori della BREBEMI tra inerzie e movimenti
Garda, Emanuele
2016-01-01
Abstract
Ogni nuovo progetto infrastrutturale, sebbene spesso produca un incremento della connettività, genera una frattura nei territori attraversati introducendo nuove barriere fisiche e “simboliche”. Ad oggi però il modello di sviluppo “antropocentrico”, nonostante i rischi legati a tali progettuali settoriali e poco plurali, continua in modo miope a relegare in secondo piano l’ambiente e gli ecosistemi. Il paper si propone di affrontare questi temi, dedicandosi al caso studio della a35 - BreBeMi, con l’obiettivo di concentrarsi sugli effetti spaziali e sul paesaggio innescati dal processo, analizzando, attraverso nuovi punti di vista, quali sono i problemi sorti e in che modo il progetto possa ancora essere in futuro un’opportunità per ripensare e ristrutturare le prospettive di sviluppo sostenibile della regione ribilanciando i pesi tra spazio costruito e spazio naturale. Un approccio multiscalare che riflette anche sulle possibili nuove strategie per un territorio in cui il paesaggio è sempre risultato un elemento di sfondo.File | Dimensione del file | Formato | |
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