L’intensa urbanizzazione che nella seconda metà del novecento ha investito le città italiane ha comportato la compromissione di notevoli quantità di suoli permeabili. Nel territorio peri urbano e in quello posto lungo i “grandi fiumi” è oggi possibile riconoscere la presenza di differenti spazi edificati la cui presenza rappresenta un problema dal punto di vista ecologico, paesaggistico e idraulico. Sorge oggi l’esigenza di favorire il ripristino di una parte della naturalità persa nelle stagioni precedenti incoraggiando la rimozione delle opere edilizie incongrue. Per sostenere questa “sottrazione controllata” si propone di adottare i meccanismi di trasferimento dei diritti edificatori attraverso un utilizzo più esteso rispetto a quanto è oggi promosso. Il riconoscimento dei diritti edificatori ai proprietari degli edifici da demolire si configurerebbe come la leva adatta per l’attivazione di questa politica incentrata sulla restituzione di spazio alla natura e al fiume.

(2016). Due paesaggi da liberare. La riabilitazione dei territori urbani dopo la crescita . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/161038

Due paesaggi da liberare. La riabilitazione dei territori urbani dopo la crescita

Garda, Emanuele
2016-01-01

Abstract

L’intensa urbanizzazione che nella seconda metà del novecento ha investito le città italiane ha comportato la compromissione di notevoli quantità di suoli permeabili. Nel territorio peri urbano e in quello posto lungo i “grandi fiumi” è oggi possibile riconoscere la presenza di differenti spazi edificati la cui presenza rappresenta un problema dal punto di vista ecologico, paesaggistico e idraulico. Sorge oggi l’esigenza di favorire il ripristino di una parte della naturalità persa nelle stagioni precedenti incoraggiando la rimozione delle opere edilizie incongrue. Per sostenere questa “sottrazione controllata” si propone di adottare i meccanismi di trasferimento dei diritti edificatori attraverso un utilizzo più esteso rispetto a quanto è oggi promosso. Il riconoscimento dei diritti edificatori ai proprietari degli edifici da demolire si configurerebbe come la leva adatta per l’attivazione di questa politica incentrata sulla restituzione di spazio alla natura e al fiume.
2016
Garda, Emanuele
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