Rigenerare le città restituendo territorio: il metodo Rifo per il dismesso e l’obsoleto

The Rifo research conducted at the CST-DiathesisLab of the University of Bergamo has shown that building stock to requalify in Lombardy is about 70 million cubic meters and it must be tackled by relating brownfields to obsolete buildings. The action is necessary throughout the whole territory, but it is more urgent in urban areas that in the last fifty years have produced an industrial or state-owned building surplus (brownfields) and have neglected the maintenance of public residential buildings (the ERP obsolete houses) which are expensive to requalify today. The Rifo method proposed by this research can satisfy a large part of needs for ERP (public residential buildings) or social housing. In the meantime, it can act against soil consumption, as it aims at giving back part of waterproofed soil – a source of hydrogeological instability – to inhabitants. By a radical intervention finalised to replace old or unused buildings that do not possess any architectural value or do not meet contemporary urban needs, covered surfaces can be reduced and open spaces can be acquired for green areas to be used for recreational, cultural or sporting purposes. This action aims at giving back part of waterproofed soil to local communities.

La ricerca Rifo condotta presso il CSTDiathesisLab dell’Università degli Studi di Bergamo ha dimostrato che il patrimonio edilizio da riqualificare in Lombardia è pari a 70 milioni di metri cubi e che esso va affrontato mettendo in relazione gli edifici dismessi con quelli obsoleti. L’azione risulta necessaria in tutto il territorio, ma più urgente nelle aree urbane che negli ultimi cinquant’anni hanno prodotto un surplus edilizio industriale o demaniale (il dismesso) e hanno trascurato l’adeguamento degli edifici di edilizia residenziale pubblica (l’ERP obsoleto) il cui mantenimento risulta oggi dispendioso. Il metodo Rifo proposto dalla ricerca può soddisfare gran parte del fabbisogno di alloggi ERP o in housing sociale oltre ad agire contro il consumo di suolo, poiché mira a restituire agli abitanti parte di quello impermeabilizzato, fonte di dissesto idrogeologico. Intervenendo radicalmente mediante la sostituzione degli edifici vetusti o inutilizzati che non possiedono alcun pregio architettonico o non rispondono alle esigenze urbane contemporanee, si riduce la superficie coperta e si acquisiscono spazi aperti da destinare a aree verdi a funzione ricreativa, culturale o sportiva, restituendo agli abitanti parte del suolo impermeabilizzato.