This paper examines the Latin translation of the First Epistle to the Corinthians sent by the Roman community under the name of Clement of Rome. The original Greek version, written in Rome at the end of the first century CE, was probably translated into Latin a few decades later. The Epistle shows the adaptation of a genre, the epistle, and its remodeling through the purposes linked to the diffusion of the Christian creed in the first centuries. The analysis focuses on some linguistic traits of the Clementine epistle to illustrate the nature of this text and some characteristic features of the Latin version. The Latin translation of the Epistle of Clement proves to be an exceptional witness in various aspects: on the textual level, it is at the crossroads of writing and orality, of exegetical and normative texts. On the cultural side, it shows how the transfer of the new doctrine into Latin leaves traces of the cultural contents and traits of the languages that had conveyed it, such as Hebrew and Greek. Finally, the Latin version also features original elements that shed light on the language and organization of the Roman ecclesial community of the early centuries.

Questo lavoro esamina alcuni aspetti della traduzione latina della Prima Lettera ai Corinzi inviata dalla comunità romana e attribuita dalla tradizione a Clemente di Roma. L’originale greco, scritto a Roma alla fine del I secolo d.C., fu probabilmente tradotto in latino già nel II secolo. La Lettera mostra l’adattamento di un genere, l’epistola, e il suo rimodellamento attraverso gli scopi legati alla diffusione del credo cristiano nei primi secoli. L’analisi si concentra su alcuni tratti linguistici del testo per illustrarne la natura e sottolinearne caratteristiche legate a interessanti processi traduttivi. La Lettera di Clemente si rivela una testimonianza eccezionale sotto vari aspetti: a livello testuale, è un punto d’incontro tra scrittura e oralità, tra testi esegetici e normativi. Dal punto di vista culturale, la traduzione latina mostra come il trasferimento della nuova dottrina in latino lasci tracce dei contenuti culturali e dei tratti delle lingue che l’avevano trasmessa, come ebraico e greco. Tuttavia la versione latina offre anche elementi originali che gettano luce sulla lingua e sulla organizzazione della comunità ecclesiale romana dei primi secoli.

(2019). Il rapporto tra greco e latino nelle lettere cristiane dei primi secoli [journal article - articolo]. In RES PUBLICA LITTERARUM. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/170361

Il rapporto tra greco e latino nelle lettere cristiane dei primi secoli

Molinelli, Piera
2019-01-01

Abstract

This paper examines the Latin translation of the First Epistle to the Corinthians sent by the Roman community under the name of Clement of Rome. The original Greek version, written in Rome at the end of the first century CE, was probably translated into Latin a few decades later. The Epistle shows the adaptation of a genre, the epistle, and its remodeling through the purposes linked to the diffusion of the Christian creed in the first centuries. The analysis focuses on some linguistic traits of the Clementine epistle to illustrate the nature of this text and some characteristic features of the Latin version. The Latin translation of the Epistle of Clement proves to be an exceptional witness in various aspects: on the textual level, it is at the crossroads of writing and orality, of exegetical and normative texts. On the cultural side, it shows how the transfer of the new doctrine into Latin leaves traces of the cultural contents and traits of the languages that had conveyed it, such as Hebrew and Greek. Finally, the Latin version also features original elements that shed light on the language and organization of the Roman ecclesial community of the early centuries.
articolo
2019
Questo lavoro esamina alcuni aspetti della traduzione latina della Prima Lettera ai Corinzi inviata dalla comunità romana e attribuita dalla tradizione a Clemente di Roma. L’originale greco, scritto a Roma alla fine del I secolo d.C., fu probabilmente tradotto in latino già nel II secolo. La Lettera mostra l’adattamento di un genere, l’epistola, e il suo rimodellamento attraverso gli scopi legati alla diffusione del credo cristiano nei primi secoli. L’analisi si concentra su alcuni tratti linguistici del testo per illustrarne la natura e sottolinearne caratteristiche legate a interessanti processi traduttivi. La Lettera di Clemente si rivela una testimonianza eccezionale sotto vari aspetti: a livello testuale, è un punto d’incontro tra scrittura e oralità, tra testi esegetici e normativi. Dal punto di vista culturale, la traduzione latina mostra come il trasferimento della nuova dottrina in latino lasci tracce dei contenuti culturali e dei tratti delle lingue che l’avevano trasmessa, come ebraico e greco. Tuttavia la versione latina offre anche elementi originali che gettano luce sulla lingua e sulla organizzazione della comunità ecclesiale romana dei primi secoli.
Molinelli, Piera
(2019). Il rapporto tra greco e latino nelle lettere cristiane dei primi secoli [journal article - articolo]. In RES PUBLICA LITTERARUM. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/170361
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