L’attuale clima culturale è caratterizzato da una sostanziale privatizzazione della famiglia: la famiglia è essenzialmente considerata un fatto privato, il luogo non solo privilegiato, ma esclusivo della cura e degli affetti. Si è assistito negli anni ad un movimento di progressiva scissione tra famiglia e comunità sociale, al punto che i due termini sono oggi spesso usati in maniera contrapposta. La famiglia sembra essere relegata ad una dimensione individualistica e chiusa in se stessa, mentre il sociale è sempre più ridotto ad un insieme di funzioni e ruoli astratti. La rappresentazione diffusa della famiglia è prevalentemente quella del “nido”, del rifugio, del luogo sicuro dell’affettività, al contrario della società che è prevalentemente rappresentata come luogo del pericolo, del rischio, del vincolo, della realtà incontrollabile ed ingestibile. Tutto ciò conduce ad un pericoloso isolamento della famiglia, sempre più ignorata come soggetto sociale e come interlocutore attivo delle istituzioni. A ben vedere la famiglia è per sua natura strettamente connessa al sociale e i fenomeni familiari non si spiegano dunque senza un riferimento a quelli sociali, così come il sociale si può capire solo attraverso i codici che regolano le relazioni familiari. Inoltre, la relazione tra famiglia e comunità è di tipo bidirezionale e di reciproca influenza: la famiglia vive in un tessuto sociale connotato da precisi valori, da una rete di relazioni, dalla presenza delle istituzioni, organizzazioni e servizi che incidono sul suo benessere; a sua volta la famiglia non è semplice punto di raccolta di stimoli che provengono dall’esterno, ma è membro vivo ed attivo di questo tessuto relazionale, capace di organizzarlo e trasformarlo, rendendolo per così dire “familiare”. Il legame tra la famiglia e la comunità non può dunque rimanere sullo sfondo, ma emerge proprio in quanto è costitutivo dell’identità familiare e di fondamentale importanza per il suo sviluppo. Nel capitolo verranno analizzati alcuni esempi e presentati alcuni dati di ricerca che evidenziano questa reciproca connessione tra familiare e sociale, con particolare riferimento alla trasmissione dei valori tra le generazioni.
(2016). Legami familiari e legami sociali: dalla contrapposizione al dialogo . Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/170954
Legami familiari e legami sociali: dalla contrapposizione al dialogo
Barni, Daniela;
2016-01-01
Abstract
L’attuale clima culturale è caratterizzato da una sostanziale privatizzazione della famiglia: la famiglia è essenzialmente considerata un fatto privato, il luogo non solo privilegiato, ma esclusivo della cura e degli affetti. Si è assistito negli anni ad un movimento di progressiva scissione tra famiglia e comunità sociale, al punto che i due termini sono oggi spesso usati in maniera contrapposta. La famiglia sembra essere relegata ad una dimensione individualistica e chiusa in se stessa, mentre il sociale è sempre più ridotto ad un insieme di funzioni e ruoli astratti. La rappresentazione diffusa della famiglia è prevalentemente quella del “nido”, del rifugio, del luogo sicuro dell’affettività, al contrario della società che è prevalentemente rappresentata come luogo del pericolo, del rischio, del vincolo, della realtà incontrollabile ed ingestibile. Tutto ciò conduce ad un pericoloso isolamento della famiglia, sempre più ignorata come soggetto sociale e come interlocutore attivo delle istituzioni. A ben vedere la famiglia è per sua natura strettamente connessa al sociale e i fenomeni familiari non si spiegano dunque senza un riferimento a quelli sociali, così come il sociale si può capire solo attraverso i codici che regolano le relazioni familiari. Inoltre, la relazione tra famiglia e comunità è di tipo bidirezionale e di reciproca influenza: la famiglia vive in un tessuto sociale connotato da precisi valori, da una rete di relazioni, dalla presenza delle istituzioni, organizzazioni e servizi che incidono sul suo benessere; a sua volta la famiglia non è semplice punto di raccolta di stimoli che provengono dall’esterno, ma è membro vivo ed attivo di questo tessuto relazionale, capace di organizzarlo e trasformarlo, rendendolo per così dire “familiare”. Il legame tra la famiglia e la comunità non può dunque rimanere sullo sfondo, ma emerge proprio in quanto è costitutivo dell’identità familiare e di fondamentale importanza per il suo sviluppo. Nel capitolo verranno analizzati alcuni esempi e presentati alcuni dati di ricerca che evidenziano questa reciproca connessione tra familiare e sociale, con particolare riferimento alla trasmissione dei valori tra le generazioni.File | Dimensione del file | Formato | |
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